Cosa hanno in comune il Signore degli Anelli ed il Bagaglio di Scuotivento?
Una storia d’amore (e follia) coronata in dolcezza dalla Torta nuziale signore degli anelli e Mondo Disco ovviamente!
Chi mi segue anche su facebook sicuramente già saprà della recente follia che ha portato la sottoscritta a volare dall’altra parte d’Italia per realizzare, in trasferta, la mia prima torta di nozze.
Vi sembra sufficientemente fuori di testa? bene sappiate che è solo l’inizio di un’avventura durata più o meno 18 ore e per coronare degnamente il tutto ho deciso di mostrarvela così com’è con la sua storia e le foto scattate col cellulare in corso d’opera prima ancora di avere le foto ufficiali belline e sistemate della torta completa e gli sposi sorridenti e splendenti.
Siete curiosi di scoprire che cosa succede quando un nerd si sposa e chiede una mano ad un’amica conosciuta giocando a vampiri?
Allora proseguite oltre il break. Se accidentalmente siete semplicemente curiosi di sapere com’ è stata fatta la torta, fate lo stesso.
Questa si chiama follia e tutto comincia da ciò. Fa pipì, fa popò, ha per caso un oblò? Il ciò che bellissimo ciò [semi cit]
Tutto nasce lì dove una piccola figlia di Malkav (per chi non lo sapesse il capostipite della linea di sangue di vampiri malkavian, meglio noti come Lunatici, figli dello Specchio Infranto, schizzati, psicopatici, insomma, i vampiri matti da legare) ed ha amorevolmente fatto incontrare (in due turni perchè già così la planetaria era piena fino all’orlo) qualcosa come
- 1kg di burro
- 1,1 kg di cioccolato fuso
- 16 uova
- 1,2kg di farina
- 400g di cacao amaro in polvere “metti che non si sentiva bene il cioccolato”
Avete capito bene, ho fatto due basi di cui ognuna era una doppia dose della mia adorata torta per tutti gli usi aromatizzata per l’occasione con un po’ d’arancia… loro e le decorazioni da sole pesavano circa 9 kg (bagaglio a mano ryanair, ho reso l’idea? ecco. Tanto per capirci ho implorato aiuto facendomi realizzare una scatola su misura per il trasporto e l’ho portata praticamente in braccio)
Le basi ovviamente erano leggermente più grandi di quanto mi occorreva (22×33 l’una) per sopravvivere al viaggio e per avere moto di ritagliarle.
Sempre a casa ho realizzato in rkt (rice krispies treat) ai marshmallow ed alla nutella le basi dei Bagagli e della casetta hobbit, passando poi a rivestirle e rifinire tutti i dettagli delle varie decorazioni per la torta. (e mettere i dentini, uno per uno…)
Una breve digressione è d’obbligo a questo punto per tutti quelli che non sono fan sfegatati di Terry Pratchett e della saga di Mondo Disco per poter apprezzare appieno questa creazione.
Il Bagaglio è una cassa dotata di centinaia di gambette, un pessimo carattere e l’abitudine di seguire il suo padrone ovunque, viaggiando fra le dimensioni, i piani di esistenza e le epoche senza nessun problema. Inoltre può essere colmo di biancheria pulita, di oro, o mostrare tanti bei denti ed una lingua color mogano, solitamente un attimo prima di divorare chiunque abbia avuto la pessima idea di incrociare il suo cammino o attentare alla vita del suo proprietario..
Durante le lunghe ore passate a vagliare i temi della torta (meno di due settimane prima del matrimonio, passando da zucche di halloween a Star Trek) avevo proposto incautamente due Bagagli in viaggio di nozze verso Lancre ma ormai l’idea del libro del Signore degli Anelli aveva preso piede e così l’idea di fare una sorpresa alla sposa: cosa vieta a due Bagagli di saltare da una storia all’altra e divorarsela pure?
Nulla, ecco perchè di Gandalf sono rimasti solo il cappello ed il bastone, con il Bagaglio che guarda male la Bagaglia, lì in procinto di azzannare l’intero libro e divorarne la storia per festeggiare le loro nozze!
E poi facciamo un passo indietro sul pianeta terra, lì dove per prendere un aereo che arrivi a Pisa alle 10 è necessario alzarsi alle 5 e mezza, lottare con una fila inenarrabile che ti fa arrivare allo sportello quando il gate dovrebbe esser ebello che chiuso e scoprire che il bagaglio da stiva è solo 15 kg se non hai selezionato specificatamente quello da 20kg e che, OPS, 7 kg di sovrappeso costano 4 volte il tuo biglietto (175€, ve possino… meno male che il volo di per sé era super scontato).
E meno male anche che ho incontrato gente gentile che mi ha anche dato una mano portandomi la scatola su e giù per le scalette.
Lo sposo, che intendiamoci è un pazzo furioso, ha deciso che il giorno prima delle nozze non c’era nulla come andare a prendere l’amica architetto-cake-designer, portarla fino al B&B Borgo della Rocca dove i gentilissimi proprietari ci avevano affittato anche la cucina (non l’avevamo mai fatto ma vista la situazione…), e far la spola avanti e indietro ora per recuperare ingredienti, ora dando una mano in cucina. In teoria saremmo dovuti andare dalle 3 alle 6 nella cucina del ristorante, ma chi ce la poteva fare per quell’ora a finire? (Ma avete visto che cucina professionale che avevamo al B&B? minuscola, ma professionale!)
La prima tappa infatti è stato provare a fare una bavarese (guardate le pentole in alto… quella principale conteneva 1.6 litri di latte per la crema) ma nonostante l’abbattitore (su al ristorante) non era abbastanza fredda per aggiungerci la panna, così si è ripiegato su una farcitura metà mascarpone e nutella, metà cream cheese all’arancia. L’avessi fatto fin dall’inizio avrei risparmiato non poco la schiena e gli infarti al povero sposo…
A parte le mie imprecazioni sull’uso indiscriminato di grandangolo questa immagine testimonia l’arrivo e colonizzazione della sala colazione. La scatola alle mie spalle è quella in cui sono viaggiate le torte e le decorazioni, poi si intravede il thermos della ganache (preparata la sera prima dalla madre dello sposo) mentre io stavo preparando i vassoi. Infatti avevo già rivestito con la pasta di zucchero un vassoio 60x40cm per renderlo simile ad un tavolo, più due vassoi di cartoncino che sarebbero diventati la copertina del libro.
Ecco qui le decorazioni, sane e salve nonostante i mille patemi (ed il pluriball). In realtà il velo della sposa si è spezzato, ma non lo diremo in giro, visto che sono riuscita a sistemarlo. Gli anelli del potere invece recavano i nomi degli sposi scritti in un momento di follia, nell’antica lingua di Mordor (o era elfico? vabbè faceva scena ed era tardi) e scartali è stato quasi come aprire i regali la mattina di natale davanti a tanti occhietti curiosi ed attenti, nonché esaltati.
Se c’è una cosa che mi ha consentito di reggere qualcosa come 10 ore ininterrotte di lavoro (anche se dopo le prime sei iniziavo ad aver bisogno di sedermi di tanto in tanto) è stata la determinazione del Kappadocio (lo sposo, quello con la bandana arancione attorno al collo) ed una semplice cosa che ha detto, davanti ad un momento di panico da “ho scordato la colla di pesce a casa” unito al “non faremo mai in tempo”.
“Tranquilla, io non ti lascio da sola”
Può sembrare una scemenza ma è tanta tanta roba.
In più ha fatto in modo che avessi sempre qualcuno ad aiutarmi per ripulire il bancone fra una fase e l’altra, lavare i contenitori (tutti rapinati alla casa dello sposo) o nel peggiore dei casi correre a cercare un ingrediente mancante (o uno strumento. se contate che il frullino l’ho portato io, lasciandolo alla fine come dono di nozze…:D)
Ad esempio all’ultimo abbiamo realizzato di aver dimenticato l’alcool puro ed il padrone del B&B (lui e la sua signora ormai s’erano appassionati e di tanto in tanto passavano a vedere come andava) assieme a Giulio (il ragazzo della foto) sono andati al più vicino bar per farsi mettere un bicchiere di vodka dentro uan bottiglietta e portarmelo. E prima di Giulio è arrivato addirittura un volontario della protezione civile!
Purtroppo però lui non aveva la macchina fotografica così tutto il passaggio intermedio è andato “perso”. Abbiamo infatti messo le torte sui polistiroli già tagliati a misura, imprecando per ritagliarle con un taglierino professionale andando a filo con la base (quanto ho sentito la mancanza della mia riga di ferro) usando i taglieri come guida.
Nonchè tutta l’opera di ricoprirli con la “torta modellabile” ottenuta impastando i ritagli con la crema al burro e formaggio all’arancia ottenendo così anche il “rigonfiamento delle pagine” e poi metterli a turno in frigo e ri-allisciare con la crema di burro prima e lo strato di ganache poi.
Infatti non c’era solo il tempo come nemico (se la torta non si raffredda è difficilissimo lavorarci su mentre una volta a temperatura la torta modellabile fatta con una base burrosa è bella solida e liscia) ma il vassoio finale era troppo grande per il frigorifero, anche per questo ho separato le due pagine in modo da poterle gestire autonomamente fino all’ultimo, lavorando su una e lasciando l’altra a raffreddarsi. E’ stata l’idea più intelligente di tutta la progettazione della Torta Nuziale Signore degli Anelli e Mondo Disco.
Sorpresa inaspettata con quel mattarello che per me è un anatema (sono abituata a tenere saldamente i manici mentre il centro rotola) il Kappadocio (sempre lo sposo) si è rivelato bravissimo ed ha superato brillantemente il primo impatto con la pasta di zucchero (ma come dovrei fare a lavorare questa cosa dura come pietra??). Eccolo intento ad aiutarmi a rivestire una delle due “metà libro”. Posso dire che l’idea migliore è farlo solo sul polistirolo e poi spostarla sul vassoio finale, ma sapete com’è era la prima volta che li usavo…
Potete avere (come me) una cassetta degli attrezzi piena, ma un paio di forbici in certi casi sono imbattibili. In più il fatto di avere due metà accostate permette di non preoccuparsi della “sovrapposizione” della copertura
E dato che nel frigo ordinario non entrava la torta mi sono sbizzarrita a farla sporgere anche un po’ dal vassoio: non fatelo a casa, potrebbe essere pericoloso.
Per la decorazione abbiamo colonizzato la sala colazione in un caos inenarrabile.
Il foglio superiore era già pronto, leggermente asciugato e doverosamente addizionato con la CMC oltre che ritagliato in misura leggermente superiore al necessario con squadra e taglierino. E’ sopravvissuto benissimo al viaggio (fra due taglieri) ed è stata una mano santa quanto l’ostia con su stampate le poesie di Tom Bombadil.
Certo se mi fossi ricordata il pennello adatto a stendere la gelatina che serve ad incollare l’ostia sarebbe stato tanto di guadagnato (invece mi ero ricordata i rotolini di cartoncino rivestiti con pellicola alimentare…)
Come potete notare l’ostia stampata ha abbastanza flessibilità da permettere di arrotolare le pagine e sulla parte inferiore avevo inserito una striscia di pasta di zucchero per fare l’impressione che ci fossero altre pagine e non la torta. In realtà la copertura inferiore finisce lì dove la vedete.
Ovviamente questo non vuol dire che le pagine siano felici di fare la messa in piega, per questo le ho lasciate in forma aiutandomi con dei piccoli cunei di pellicola alimentare appallottolata.
Ecco in arrivo la seconda metà della torta-libro. Una cosa divertente da dire è che le misure sono state prese rigidamente secondo i canoni di quelle guide terribili che assegnano ad una torta 30×30 il compito di sfamare 67 ospiti. Questa in tutto era 42×33 e doveva bastare per un centinaio, è risultata pesare (sulla stima di chi l’ha sollevata, vassoi e tutto) fra i 15 ed i 20 kg (ma io so che solo la copertina del libro e le due pagine di copertura portavano 1,5kg quindi almeno almeno 3 kg non erano di roba da mangiare).
Nonostante questo in sala ne hanno tagliato solo metà (per fortuna quella all’arancia) lasciando intatta la seconda parte. Misteri delle porzioni.
A questo punto avrete intuito che qualcuno stava correndo a prendermi la grappa e qualcun altro aveva le mani libere per fare mille foto. Fra l’altro la grappa serviva anche a lucidare la pasta di zucchero del vassoio (non si vede ma aveva le venature del legno) oltre che a diluire i colori. Intanto ne ho approfittato per incidere le righe delle pagine con lo strumento apposito (quello in alto a sinistra nella foto precedente) e per sistemare il segnalibro (rifugium peccatorum che nasconde ogni imperfezione)
Eccomi con la mia fida tavolozza per colori alimentari che rischio stupidamente di macchiare le decorazioni già pronte… si dopo le ho spostate dalla direzione “prendi anche tu una goccia al volo”. Stavo diluendo molto il color avorio per fare una “lavatura di inchiostro” alle pagine (ricordate che ne parlavo nel mio tutorial su come dipingere la pasta di zucchero?) rendendole più vissute e meno piatte. Inoltre la grappa (o era vodka?) mi è stata utile anche per colorare i dettagli e sciogliere il color oro delle rifiniture (santo Giulio e santissimo gestore del B&B Borgo della Rocca che l’ha accompagnato a cercare un bar che non si stranisse alla richiesta di due dita di vodka in una bottiglietta da portar via)
Forse ricorderete il mio personalissimo amore per Casa Baggins sigillato con la mia gigantesca Torta Casa Baggins.
E’ stato buffo lavorare alla sua miniatura, centellinare il colore per fare le finestrelle, dipingere i ciottoli davanti l’abitazione (finalmente ho capito al vera utilità del colorante bianco!) ricercando le stesse foto e scoprendo che in fondo la conoscevo ancora a memoria.
Una piccola curiosità: per modellare la collina ho spruzzato con il distaccante (olio di colza) un mestolo e poi l’ho usato come formina per l’rkt.
Non è tenerissima?
In origine le spille “Foglia di Lòrien” dovevano essere al centro della pagina. insipiegabilmente, nonostante io disegni le prove con squadra e riga e stampi le anteprime da photoshop la parte scritta è riuscita a risultare più grande del previsto. ma devo dire che mi piacciono molto anche lì dove sono, l’importante quando si decora un dolce è dare per scontato che gli imprevisti sono dietro ogni angolo e ci si può solo armare di tanta pignoleria per prevenirli ed altrettanta adattabilità e fantasia per sopravvivergli!
Poi avere dei “padroni di casa” che passano a scherzare come solo i toscani riescono a fare senza offendersi è un toccasana per l’umore e le crisi di nervi. Pensate che si sono talmente affezionati al progetto da passare in chiesa a fare le foto agli sposi ed in sala a fotografare la torta!
Il vero trauma è stato, con tutta la stanchezza del caso, di tracciare a pennello delle linee dritte per contornare le due bellissime poesie scelte dallo sposo a firma Boccador e Messer Bombadillo. Se siete appassionati del genere o anche solo curiosi vi segnalo il sito da cui le ho copiate (non avendo io il libro cartaceo): L’amore di Tom Bombadil e Boccadoro
Ecco in questa foto si notano anche le “tavole di legno” realizzate con la pasta di zucchero sul vassoio ed in alto quel foglio semi trasparente è proprio il foglio decorativo (in un momento di spendaccionite acuta mi preso il kit di 4 fogli decorativi per la pasta di zucchero) e devo dire che è stato salvifico in questo dolce.
Fra l’altro l’ho usato anche per dare un pattern adeguato al velo della sposa ^_-
Purtroppo manca una foto di noi con il lavoro finito ma all’ultimo era capitato un brutto imprevisto col fioraio, per cui dopo le corse forsennate per finire entro le 22 e portare finalmente la torta alla sala (dal momento in cui ho iniziato a ricoprirla ho dovuto rinunciare al bene di metterla in frigo, sfidando gli orribili animali fuori taglia che entravano dalla porta aperta per mantenere la sala più fresca possibile) lo sposo era troppo impegnato al telefono. Fio al momento in cui non ho fatto presente che perdere il bouquet non era bello ma perdersi anche la torta di nozze forse era un pochino peggio…
A parte la qualità terrificante della foto (il mio cellulare non collabora) ecco come si presentava la mia Torta Nuziale Signore degli Anelli e Mondo Disco al tavolo del buffet!
Posso dire che gli inconvenienti non sono mancati (tipo la Dune Buggy dello sposo che non è arrivata in tempo e quindi il sopra citato Kappadocio si è presentato in chiesa in tight cilindro…sulla sua moto) un leggero ritardo della sposa ed i geni del male della sala che hanno preso alla lettera l’idea del brunch nuziale delle 10:30 tirando tutto il cibo, torte incluse, fuori per quell’ora.
Sono stata felicissima nel constatare che la Torta Nuziale Signore degli Anelli e Mondo Disco non ne ha sofferto neppure un po’ ed il mio kit per i ritocchi dell’ultimo minuto è stato praticamente inutile.
C’è stata una pioggia di complimenti, gente stupita nel constatare che oltre che bella la torta fosse anche buona (il che da un lato mi fa fare la ruota come un pavone e dall’altro mi amareggia un po’) ed infine al momento di portare il topper al tavolo nuziale quelli della sala hanno staccato sane sale le pagine e la Bagaglia portandole così com’erano (io avevo chiesto di staccare solo i Bagagli, ma tant’è).
Noi dopo il taglio e le foto con gli sposi (che ancora attendo) siamo corsi a cambiarci perchè la festa è proseguita a Mirabilandia!
Quando ci siamo conosciuti (colpo al cuore, nel lontano 2001) io ed il buon Kappadocio giocavamo una Ventrue ed un Lasombra (sono clan storicamente nemici nel gioco di ruolo Vampire the Masquerade) che tentando di sfruttarsi alla fine avevano dato vita ad una coppia decisamente improbabile e “tenerissima” (nel senso di passata con il batticarne).
Cosa di meglio quindi che una chiusura in maschera per halloween? Alla fine causa ritardi non li ho potuti truccare come avrei voluto (nè farmi per bene il trucco da bambola di pezza) ma è stato divertentissimo lo stesso. [ecco a parte il Katun. Se un lasombra vi dice che quella è una giostra leggera leggera per iniziare non gli credete. Si qui eravamo in fila per il katun. I lasombra sono malvagi e sadici, tenetelo bene a mente…]
Qui si è chiusa la nostra avventura con questo matrimonio (in realtà si è conclusa verso l’una e mezzo di notte in un ottimo pub birreria che serviva le bruschette al metro. La Morticia, con mozzarella speck e gorgonzola era ottima) spero che vi siate divertiti a seguirla e conto che abbiate apprezzato la Torta Nuziale Signore degli Anelli e Mondo Disco almeno quanto l’abbiamo apprezzata noi.
Nonostante le foto terribili.
Io non me la scorderò mai questa avventura, ho dormito meno degli sposi per il nervosismo ma alla fine è stato esaltante come poche altre cose al mondo.