Biscotti di Catan – Coloni di Catan sweet edition!

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I Biscotti di Catan!

Il mio cervello in preda allo zucchero a velo riesce a ripetere solo questo da almeno un quarto d’ora, vi rendete conto? I Biscotti di Catan! Io pensavo che Coloni di Catan non potesse  essere migliorato ed ora scopro che mi sbagliavo!
E’ dal 2000 circa che questo gioco da tavola tiene banco, scatenando faide sanguinose come nemmeno il Monopoli, appropriandosi del titolo di “must have” per le feste natalizie e quelle rare occasioni in cui gli amici dispersi dal lavoro lasciano i panni di seri professionisti e rimettono quelli del geek impenitente che freme dalla voglia di tirar dadi e fregare gli avversari. (se poi conoscere qualcuno che non abbia fatto scambi al limite dello strozzinaggio dando un maledetto mattone per quantità abominevoli di legno e pietra fatemelo sapere)

Premesso questo devo ringraziare Amy O’Neil (amesmonkey su flickr) Sono rimasta folgorata da  questa idea per una variante dei biscotti pand20 come un regalo natalizio geek e divertente (ed economico, che non guasta), per quanto sia un po’ laborioso da realizzare.
Se siete curiosi di vedere per bene come è stato realizzato questo insolito gioco da tavola commestibile saltate il break

Coloni-di-Catan-sweet-and-geek-08Premetto che la sistemazione del tabellone è insolita anche per me, e da alcuni pezzi deduco che la signora utilizzi delle espansioni del gioco che non posseggo. il che non è male, vuol dire che occorrerà meno lavoro per realizzare la versione base!

Si parte dal tabellone di gioco: oltre al mare spicca il grano reso in giallo con i solchi dei campi in glassa,
segue il legname con il verde scuro ed i punti di glassa tono su tono per rappresentare gli alberi, le pecore, granella di zucchero bianco su fondo verde chiaro. Un po’ meno riconoscibile la pietra in viola e glitter alimentari in tono, sicuramente più invitante dell’originario grigio ed il grande assente dei primi turni, il mattone. Un rosso sfacciato che ti fa ricordare quanto ne sentirai la mancanza. Anche qui si possono usare al posto dei glitter dei cristalli di zucchero decorativi, come quelli della wilton. Personalmente siccome non ne ho mai usati molti io li compro sfusi a 30-50g per volta per due soldi ma so che tristemente molti faticano a trovare il materiale e tanti negozi rincarano in maniera assurda (ho visto coi miei occhi set di decorazioni da 4 euro contenenti 6-8 pezzi rivendute a 1-2 euro il pezzo..o.O ma sto divagando.)
Peccato per il deserto, sempre in giallo ma con righe orizzontali: io avrei optato per un arancio, visto che c’era già la glassa rossa per sfumare…

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I porti sono rappresentati con il tasso di scambio che permettono ed il fondo del colore della materia prima che  ci si può commerciare.
Le città e le città fortificate invece sono rispettivamente le caramelle gommose con l’upgrade dei biscottini in tinta a rappresentare le mura: non è geniale?

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La bandierina indica le metropoli dell’espansione “Città e Cavalieri“. Come dicevo ho sempre giocato con il set originale di Coloni di Catan quindi non so darvi ulteriori ragguagli.

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Una piccola grande nota di merito va ai biscotti. La maggior parte delle ricette infatti contiene un qualche tipo di agente lievitante ed è quindi comune che uno abbia in mente un risultato ed ottenga tutto fuorchè qualcosa di preciso e squadrato.
Chiarito questo io mi sento di consigliare qualcosa come la  base miele e vaniglia fatta con il bicarbonato normale e l’aggiunta di un peso (un libro ad esempio) appena i biscotti vengono sfornati, così da renderli ancora più piatti e regolari.
Come sapore io rimango una fan dei biscotti speziati che non solo sono più festivi ma dal mio punto di vista sono anche più buoni. L’effetto però è leggermente bombato (come si vede nelle foto) quindi se siete innamorati del bianco-latte puntate su una frolla con molto burro e  *non spennellateli con il latte*.

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Gli insediamenti base, le colonie insomma sono rappresentate dalle tristissime giuggiole, le strade invece hanno un’aria molto appetitosa. i cioccolatini rappresentano i cavalieri con o senza cerchio giallo per indicare se siano attivi o meno. Non visibili in questa foto ci sono anche le navi, rappresentate con caramelle ovali dello stesso colore.

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C’è una sola cosa che mi sento di dire a quanti come me avranno il loro bambino interiore in sollucchero davanti all’idea di giocattoli e dolci due in uno: occhio alla vocina della coscienza.
Perché da qualche parte nella profondità dei neuroni è acquattata una vocina che mi sta dicendo “non si gioca con il cibo” e “ti immagini la partita così?”

Ed io me la immagino si, dopo una bella cena con gli amici, tutti riuniti, si passa la pezza sul tavolo, lo stesso tavolo dove il cibo lo si prepara, con le mani ben lavate che hanno già toccato il pane e le tartine, magari anche l’uva, si gioca in allegria. E per sparecchiare? si mangia tutto!

Cara coscienza hai perso la partita, i 12 punti vittoria sono miei e questa per me rimane un’idea geniale, un dolce che fa tornare bambini golosi.
Un po’ laborioso certo, ma alla portata di chiunque voglia dedicarcisi. Soprattutto considerando che la glassa si può anche comprare pronta così come la pasta frolla (anche se fra il comprarla e l’usare la ricetta della base al miele a me di solito pesa di più uscire a cercarla, sarà che qui non sempre la trovo).

Divagazioni a parte spero che i Biscotti di Catan vi siano piaciuti almeno un decimo di quanto hanno entusiasmato me e per qualsiasi dubbio domanda o per condividere i vostri esperimenti in materia scrivetemi qui o su facebook, risponderò il prima possibile ^_^

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