Cosa succede se una festeggiata è intollerante al lattosio? Che si sperimenta la torta al cocco senza lattosio nè olio nè burro (mediamente odio margarina e olio di semi) e si spera in bene che sia facile da modellare. Ovviamente il tempo di fare le prove con me non c’è mai e se c’è accadono catastrofi cosmiche e congiunzioni astrali degne di paperino mischiato con una maglia rossa.
Non ci credete? uova rotte, coppa degli albumi montati a neve che vola in terra tirandosi dietro il frullino, un impasto in cui scordo il lievito e sull’ultimo tentativo inciampo, sbatto contro il lavandino, apro l’acqua e rischio di annacquarlo (ma togliendolo quasi subito l’ho salvato. il mio braccio non s’è salvato dalla botta invece). Alla fine posso dire che avevo esaurito la materia prima da tentativi e sono stata molto, molto felice di ottenere un dolce delicato, soffice, che si imbeve bene, regge bene il taglio. morbido ma non cedevole, perfetto per fare tanti strati sagomati. Insomma per fortuna che l’enciclopedia delle torte non mi tradisce mai.
A onor del vero anche la versione senza lievito non era affatto male e quasi m’è dispiaciuta di farla fuori assieme al latte ed al frosting avanzato. Quasi
Vi ho incuriositi a sufficienza? Volete un’alternativa al solito pan di spagna profumata al cocco? Allora saltate il break e provate anche voi a cimentarvi con la torta al cocco senza lattosio (le offerte votive a Desna sono consigliate ma non indispensabili)
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Dessert Mickey Mouse pere e noci – senza uova nè burro
Dessert Mickey Mouse pere e noci senza uova nè burro è un dolce che ho creato per la mia famiglia e principalmente per il mio papà. Contiene pochissimi grassi animali ed è adatto a chi ha qualche problemino con il colesterolo. Le noci fanno bene al cuore ed il cioccolato fondente ha parecchie proprietà positive. Prima fra tutte quella di mettere di buon umore e secondariamente quella di riciclare le uova di pasqua.
Visto che volevo fare un dolce per la famiglia ho scelto un tema semplice da realizzare ovunque, anche senza strumenti e stampi. Un tema che mi ricorda l’infanzia ed il primo fumetto che i miei mi hanno messo in mano: Topolino.
Il fatto che siano seguiti anche i Geppo (il diavolo buono, chi lo ricorda?) e la lettura serale de ” Il Signore degli Anelli” non toglie che la pila di topolini è sempre stata una costante in casa mia. Anzi, in casa di tutti i parenti e durante le noiose visite io andavo a colpo sicuro a prelevare i topolini dei cugini grandi. Faceva molto “casa”. Il fatto di dover contendere il “topo” ogni mercoledì proprio a mio padre o di dargli la caccia nello studio di mia madre è stato poi un piccolo ma fondamentale rito e qualcosa che mi ha anche fatto capire che chi diceva che per diventare adulti bisogna far solo “cose da grandi” era un maledetto insicuro. E non è ciò che facciamo tutti noi geek? Coltivare le nostre passioni anche per cose che altri ritengono “da bambini”, continuare a giocare e coltivare la fantasia? Ecco, appunto.
Anche per questo ho presentato questo dolce per l’iniziativa A tavola con amore di Olio Sagra, usando dell’ottimo olio di noci (che mi hanno inviato apposta perchè scoprissi come usarlo, oltre papparmelo crudo sulle carote ^-^”) e uno stile naive.
Perchè unisce l’aspetto ludico a quello della cura degli altri (giocherò spesso il chierico per un motivo no?) ed al sostegno che ti può dare la consapevolezza che puoi essere un* stimat* professionista e leggere topolino 🙂
Ma ora bando alle ciance e saltate a leggere la ricetta, per una volta corredata anche di colonna sonora selezionata da me medesima proprio perchè mi fanno sentire a casa… e perché mi mettono allegria mentre cucino.
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