Tutorial Sushi cupcake


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Vorreste stupire anche voi i vostri amici con dei sushi cupcakebelli quanto buoni?
Successo assicurato con fatica minima, basta seguire alcuni accorgimenti presenti nel qui presente tutorial sushi cupcake e procurarsi un paio di cose.
Vi anticipo che anche se uso una rotellina per tagliare la pasta nulla vi vieta di sostituirla con riga e taglierino, idem per il mattarello, va benissimo quello di legno/marmo, basta “infarinarlo” con l’amido di mais (o maizena) o in assenza con lo zucchero a velo.
Curiosi e carichi? Il tutorial dopo il break

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Per realizzare circa 12 futomaki cupcake (ma quanto me la voglio tirare per aver azzeccato un nome? vabbè torniamo a chiamarli genericamente sushi và) occorrono:

  • circa 300g di pasta di zucchero tinta di nero (in questo caso l’ho preparata io con il colorante in gel, ma potreste anche comprarla)
  • dei cupcake/una torta ritagliata a tondi di un sapore che sposi bene con il cocco (in questo caso cupcake cocco limone e zenzero) alto 2 dita o meno
  • del frosting, crema di burro o frosting al philadelphia (per me frosting al philadelphia al limone e zenzero, stesso link dei cupcake ;))
  • caramelle gommose colorate ed opportunamente ritagliate (in questo caso orsetti)
  • un panno a grana grossa (che possiate sporcare) (opzionale)
  • rotella tagliapasta (o riga e coltello)
  • mattarello
  • pennello per alimenti
  • alcool trasparente (vodka, grappa, alcool puro) (opzionale)
  • forbici (dalla punta arrotondata :P) e coltello
  • sac à poche (opzionale)
  • un piatto di portata adeguatamente scenico

Scoprirete che ci vuole molto di più a leggere il tutorial che a realizzare l’opera 🙂 iniziamo.

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Ecco la pasta di zucchero, affettuosamente chiamata pdz, pre-colorazione e gli orsetti gommosi (pre-massacro).

Ci sono anche alcuni cristalli di zucchero che avevo in casa, ma se ne può fare benissimo a meno. Anche la rotella alla fragola è un optional, il senso generico è che qualsiasi caramella gomosa e colorata va bene…. ma tagliare gli orsetti è più divertente MUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH

Emh. dicevo.

 

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Nella fattispecie ho tagliato in tre parti “per lungo” gli orsetti per ottenere delle specie di “ventagli”, parallelamente alla base per ottenere i quadratini (tipo pezzetti di avocado) e in tre ed ancora in tre per le striscioline, insistendo ancora per i comodissimi “cubetti” tanto simili a uova di pesce.
Ecco il risultato dell’operazione chirurgica (cliccate sulle foto per ingrandirle)

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E ora che abbiamo il nostro trito di caramelle (e mi sono distrutta le mani con la forbice) si può partire con il resto.

Come consiglio personalissimo direi di aggiungere del filo spinato ed una trappola per orsi attorno a questo preparato che tende stranamente ad evaporare se lasciato incustodito….

 

 

 

 

sweetandgeeksushitorial03E’ arrivato il momento della nostra pdz. Dopo averla lavorata un po’ con le mani ho infarinato bene con lo zucchero a velo il tagliere (ho un’allegra collezione di taglieri sottili e colorati che uso grossomodo per tutto) e il mattarello; fa nulla che diverrà grigiolina, meglio grigia che appiccicata (poi si rimedierà).

Dopo averla stesa ho dato l’ultima passata premendola sulla stoffa per ottenere una superficie leggermente rugosa più simile all’alga nori (spero che si veda dalla foto).
Ora, per evitare l’ira funesta della signora madre sono stata ben attenta al fatto che fosse “asciutta” e per gusto personale oltre che per esigenze di realismo l’ho tirata bella sottile (non non mi piace addentare qualcosa che sappia solo di zucchero).

E’ venuto il momento di sperimentare il giochino nuovo e ritagliare delle strisce lunghe almeno quanto la circonferenza dei cupcake +1 cm ed alte quanto il cupcake + 0,5-1cm. Nel mio caso strisce sui 20-25 cm ed alte circa 5.

 

 

 

 

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Qui ci sono due possibili tecniche:
La prima, da me preferita, è spalmare il cupcake con il frosting e poi arrotolarlo delicatamente nell’ “alga nori” tagliando il pezzo che avanza e aiutandomi con un po’ di frosting per appiccicare il punto della sovrapposizione.

La seconda è di misurare “all’asciutto” la striscia avvolgendola sul cupcake, tagliarla a misura, spalmarla di frosting e solo dopo arrotolarci l’interno.
In teoria cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia, in pratica per me che non riesco mai a mettere il cupcake allineato con il filo inferiore la seconda tecnica risulta foriera di pasticci. Il che si traduce con un piano di lavoro appiccicoso da rilavare in corso d’opera.

Ora un piccolo consiglio: sgomberate il freezer (sempre che non abbiate una temperatura esterna sotto zero) e dopo aver riempito anche la parte superiore dei sushi ficcateli al freddo a solidificare. Non tanto eh? 5-10 minuti, ma la qualità della vostra vita migliorerà sensibilmente. Specie se approfittando del bordino avrete fatto un frosting leggermente più liquido (e quindi meno carico di burro)

Se siete ritardatari cronici come la sottoscritta ne farete a meno ^^”.
Se poi il vostro gusto richiede una ricca e cremosa crema di burro non avrete nessunissimo tipo di problema né bisogno di far solidificare qualcosa…. salvo non trovarvi a cucinare con 40°. Ma chi ve lo fa fare? o.O E comunque anche in questo caso il bordino risulterà salvifico.

 

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Dopo aver riempito la parte superiore del sushi (io l’ho fatto con la mia “siringa”, ma sono validi mezzi anche la sac à poche, il cucchiaino, la spatola e in casi estremi, una cazzuola da muratore) c’è il secondo step, quello si riempirlo di “cocco grattugiato” (ma perché l’hanno chiamato rapè di cocco? perché? ogni volta che lo rileggo mi viene l’orticaria).

Le vie sono principalmente due…. o fate una montagnetta di cocco e ce lo pucciate uso timbrino (con l’effetto di livellare anche il frosting) oppure fate nevicare cocco e scrollare via l’eccesso.

Dalla foto non si nota appieno ma visto che ho usato il formaggio in vaschetta e non quello a cubetti e sono stata anche un po’ avara di burro il mio frosting implorava di poter riposare in frigo (e dato che non l’ho ascoltato s’è vendicato tentando di colare via).
In realtà è bastato procedere veloce per perdere solo due o tre gocce di cremina in tutto.
Una battaglia onorevole e necessaria visto che stavano per arrivarmi in casa master e giocatori ^^”

 

 

 

 

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E finalmente la parte più divertente (dopo la tortura degli orsetti):

Decorare il tutto con le caramelle gommose abbinando i colori e le forme nel modo  “più giapponese possibile” (leggi anche: come mi pareva esteticamente valido).

Ed ora il tocco finale: lucidare la pdz!

Per quest’operazione si possono usare o dell’acqua in cui è stato diluito un po’ di colorante nero (uso lavatura delle miniature, ma con più parsimonia) oppure dell’alcool puro (o vodka o grappa).
La prima tecnica vi permette di lucidarli anche in casa di astemi, ma richiede un po’ di tempo in più per far asciugare il tutto (o risulteranno leggermente appiccicosi).
La seconda invece vi consente di andare più spediti, certi del fatto che non “ammollerete” la vostra “alga nori”.

Qualsiasi sistema scegliate suggerisco di metterlo in pratica sulla carta forno, mettere tutto in frigo (è bene lasciarli riposare almeno un’oretta prima di servirli) e solo dopo disporre i vostri bellissimi  sushi cupcake sul vassoio di portata con le bacchette e tutto.

Non come qualcuno a caso che li ha addirittura spennellati sul vassoio di portata lanciando tutto in frigo  per correre a cambiarsi prima di essere sorpresa senza le schede pronte e, soprattutto, in pigiama.

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Si ringrazia la meravigliosa gazzadipensieri per il fumetto esplicativo 🙂

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