Tutorial Torta Zombie

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Salve a tutti, ricordate Carl, il simpatico capoccione della mia Torta Waling Dead? Ebbene si mi sono finalmente ricordata di fare il Tutorial Torta Zombie (leggasi stavo cercando tutt’altre foto e ho visto questa bella sequenza sola ed abbandonata dicendomi “poffarre, temo dovrò rimandare ancora un paio di cose che rimandavo giusto da quello mese di augusto o potrei dimenticarmene nuovamente”. Più o meno. solo consideratelo pensato in klingon).

Visto che a quanto pare i making of delle torte vi sono simpatici e poi è sempre divertente scoprire cosa c’è dentro un dolce vi invito a saltare il break ed armarvi di pazienza ed insulina, perchè vi occorreranno entrambe (specie nel malaugurato caso in cui vogliate cimentarvi nella stessa impresa)

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Questo è stato l’inizio della torta zombie ovvero 2 torte per tutti gli usi (non l’ho ribattezzata così per caso) ed una torta mandorle e miele.
Come farciture ho usato una cream cheese alle mandorle (la ricetta è la stessa del frosting dei cupcake al limone solo aromatizzato alle mandorle) una crema mascarpone e nutella ed una ganache montata. Sono tutte basi e creme molto solide per sopportare l’altezza della torta  ed il peso della panna cotta di coronamento (700-800g circa).
Come bagna ho usato una bagna al rum partendo da quella pronta della decora, l’importante in questo dolce è non esagerare: è già abbastanza pesante così com’è.

Per quanto riguarda il cervello di panna cotta invece potete rifarvi al tutorial cervello panna cotta sanguinanteVolendo potreste evitare di mettere uno strato di marmellata nel mezzo, ma tenete sotto mano il topping alle fragoline (o all’amarena) per il tocco finale.

Per la copertura ho preparato poco meno di 1kg di pdz color carne (aggiungendo poche gocce di color avorio) rinforzandola con del CMC (carbossimetilcellulosa, un addensante alimentare) nella dose  di 1 cucchiaino da tè ogni 500g circa. Per i dettagli ho aggiunto altro cmc (in proporzione il doppio). Ricordatevi di proteggerla dall’aria una volta impastata o si seccherà (un sacchetto alimentare ben annodato va benone)

Preparatevi in anticipo anche le parti extra (orecchie, ovvi) avranno bisogno di un giorno almeno per solidificare
Come coloranti ho usato quelli in gel della wilton, in particolare il rosso natale, l’avorio ed il nero, con punte di marrone qui e lì.

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Gli occhi li ho fatti usando gli incavi della tavolozza per colori alimentari come base e sovrapponendo una pallina di pdz nera, una azzurra ed una bianca.
Le orecchie come vedete le ho modellate partendo da un disegno su carta forno (ricordate di appoggiarvi dal lato opposto a quello disegnato o un po’ di colore si trasferirà alla pdz) e così il labbro superiore.

Per calcolare l’altezza totale (e la dimensione dei dettagli) sono partita dall’unica cosa che non potevo cambiare: lo stampo per il cervello di panna cotta. Stabilita così la dimensione della base di appoggio (più 1-2 cm per i margini) ho disegnato di conseguenza la sezione del cranio (insomma la pianta, l’ovale. In pratica ho stampato a misura un disegno anatomico recuperato online) e scalato in proporzione un disegno schematico di viso, vista frontale e di profilo. Da qui ho recuperato l’altezza e sono andata avanti a sovrapporre basi e farciture fino a che non l’ho raggiunta (con un totale di 2 torte e mezzo)

Una piccola nota… Carl era alto circa 20 cm il che è voluto dire eliminare un ripiano del frigorifero, vi consiglio di calcolare bene quanta spesa avete prima di cimentarvi con questo tipo di creazioni.

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Dopo aver stampato le mie basi le ho ricalcate su carta forno (sempre con un pennarello alimentare) e le ho ritagliate così da poterle usare come guida nei tagli.
Anche se il risultato può sembrare grezzo ed approssimativo con le successive lavorazioni andrà più che bene. Infatti andrà poi ritagliata la fonte,  verrà aggiunta la nuca, insomma andate avanti con fiducia.
Anche io ho dovuto farlo, era la prima volta in vita mia che scolpivo, figurarsi una forma umana, per cui se è riuscito a me riuscirà anche a voi

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Se avrete fatto bene i vostri calcoli per lo più dovrete aggiungere parti alla vostra torta base scavando solo un pochino alla base del collo e le orbite.
Io per sicurezza come potete vedere ho sovrapposto direttamente il ricalco del profilo e limato di conseguenza. Con tutti i pezzi d’avanzo (e se occorre anche la mezza torta rimasta) si impasta una bella torta modellabile usando anche la ganache e la cream cheese avanzate. Meglio queste creme che con il freddo si induriscono e rimanere su un composto piuttosto asciutto integrando se necessario con altra crema piuttosto che averne uno molle. Spalmate leggermente i punti di contatto con un pochino di cream cheese se non dovessero attaccarsi e non esitate ad aiutarvi con i mikado. Io ad esempio ne ho messo uno per rinforzare il naso e sono partita a costruirlo da lì.
Usate i simpatici biscotti mikado anche per rinforzare i “rialzi” del cranio, insomma le ossa frantumate che conterranno il cervello perchè..non si sa mai.

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Aiutatevi con la stampa del viso per segnarvi la posizione degli occhi, vi consiglio di riempire subito con una salsiccetta di impasto l’arcata sopraccigliare, il naso e gli zigomi, poi aggiungete “arrotondando” il resto e rialzando i bordi. Non ho potuto fare foto di questi passaggi perchè avevo solo due mani e molto, molto imburrate ma considerate che è un po’ come lavorare la creta… o la pasta di sale se avete mai provato.
Ricordatevi di schiacciare un po’ le tempie e qualsiasi irregolarità ci sia gioite, è uno zombie e quindi tutto è concesso.
Per lisciarlo alla fine vi basterà prendere un po’ di cream cheese sulle dita ed accarezzare la creatura come se le steste dando la crema idratante.

Vi consiglio di calcolare questa fase di modellazione almeno in due round, con un riposo di almeno mezz’ora in frigo nel mezzo per dar tempo alla torta modellabile di indurire ed evitare che rimanga più attaccata alle vostre dita che alla testa di zombie.
Inoltre un po’ di distacco dal lavoro vi aiuterà a vedere meglio le proporzioni ed evitare il classico effetto di fissarsi su un punto finendo per trascurare gli altri (poi volete mettere l’ebbrezza di aprire il frigo e trovarci questa testona che vi guarda?)

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Intanto che il vostro zombie si rassoda in frigo potreste preparare il vetro di zucchero con cui infilzarlo. Sono opzionali ma di grande effetto nonchè facili da fare  a patto di porci un po’ di attenzione. (aggiornamento: ho finalmente fatto un tutorial vetro di zucchero trasparente ma intanto vi anticipo un paio di cose).

Il trucco infatti è tutto nel trovare qualcuno che ci venda l’isomalto (che non è esattamente a buon mercato, parliamo di qualche euro l’etto) metterlo in un pentolino, mettere il pentolino sul fuoco e girare con cura ed amore per evitare che si attacchi ai bordi fino a che non diventa bello fluido e trasparente. A quel punto *evitate di darvi una cucchiaiata di isomalto sul dito* fatelo raffreddare due minuti e colatelo in una pirofila rivestita di carta forno. una volta freddo vi basterà una martellata (o qualche pugnalata ben assestata). Non mettetelo sul silicone o farà un sacco di bollicine (vedi la gemmetta ovale in basso a destra nella foto).

trovalintrusoCome ho detto anche su Facebook, l’isomalto bollente non è una cosa simpatica.. Perchè quello è il mio dito, con effetto zombizzante dato da isomalto + cerotto spray usato quando ho dovuto tagliare la bolla. SI fa male.

Infine sappiate che il vetro di isomalto o vetro di zucchero viene usato anche per gli effetti speciali perchè non è tagliente come quello vero. Ciò non toglie che le parti esterne, sottili e frastagliate, pungano come spilli. Fate attenzione quindi. Inoltre maneggiandolo o anche solo con l’umiditù si opacizzerà un po’ ma a noi non importa molto no? ^_-

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Dopo aver dato alla nostra torta zombie la forma desiderata ed una volta che è ben fredda (perchè stavolta rimarrà un po’ fuori dal frigo) si ricopre e regolarizza tutto con la crema di burro (o il frosting, insomma, la cream cheese d’avanzo se ce n’è). In alternativa potreste usare della ganache montata.
Come potete notare mi sono aiutata con una spatolina inoltre ho piazzato 4 mandorle (due con la parte larga in basso e le due laterali con la punta in basso) per realizzare i denti del nostro amico zombie.)
I mikado serviranno come aggancio per il cervello di panna cotta ed unificano i livelli interni del dolce quindi non sottovalutateli. (a me se ne era spezzato uno, ma come vedete ho prontamente rimediato aggiungendone un quarto). Posizionateli centralmente per essere sicuri che non sporgano al di fuori del cervello.

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Dopo una breve pausa in frigo (15-20 minuti) che si sfrutta nello stendere la pasta di zucchero in una fascia sufficientemente lunga ed alta, si passa a ricoprire.
Io ho lasciato volutamente la chiusura sul retro perchè anche nel caso in cui non fossi riuscita a farla sparire avrei potuto trasformarla in un’ottima frattura cranica.
Tagliate gli eccessi in basso con un coltellino di teflon e quelli in alto con le forbici, tenendo conto che tanto il bordo interno sarà coperto da “sangue rappreso”-

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A questo punto però bisogna accelerare ragion per cui mi mancano le foto intermedie. Infatti occorre che la pdz sia decentemente calda per poterla uniformare bene con quelle che terrà su le orecchie e con le due fascette che fanno da palpebre, nonchè con il labbro. D’altro canto a nessun dolce fa bene sostare troppo fuori dal frigo. Inoltre ne ho approfittato (dopo una ulteriore sosta in frigo) per tracciare i primi segni sanguinolenti diluendo in alcool puro (se non lo avete usate la vodka o la grappa trasparente) il colorante rosso in gel.

Tips&Triks

  • Fare due occhi non strabici è molto difficile, cavarne uno o inchiodarlo con dei vetri risolve il problema
  • Per rendere più realistici gli occhi tracciate con un filo di pdz nera o un pennello molto sottile ed il colorante nero la linea delle ciglia.
  • gli occhi hanno le occhiaie, quelli di uno zombie anche di più, le lavature d’inchiostro sono vostre amiche. Non abbiate paura di abusare del color avorio o perfino di una punta di marrone, questo zombie emerge dalla terra non da una sauna.
  • per unire le orecchie tenete un pochino di pdz per risarcire gli “scalini” e lisciatela con un attrezzo tondo (tool ball), in assenza provate con il dorso di un cucchiaino. Vi consiglio comunque di avere un attrezzo a punta tonda  più grande ed uno più sottile: per il naso sarà salvifico. Inoltre un kit modeling per pasta di zucchero è sempre utile e ce ne sono a prezzi più che accessibili.
  • sfrangiate le sopracciglia con l’attrezzo a punta sottile o uno stuzzicadenti, daranno un’aria disordinata e brutale
  • piercing e orecchini sono piuttosto semplici da realizzare e danno un’aria ancora meno raccomandabile al vostro zombie. Curate di realizzarli in pasta di gomma/aggiungendo un mezzo cucchiaino di cmc alla vostra pdz perchè si secchino in fretta e passatelo con un pennello sottile con i colori metallici (vedi tutorial)
  • La torta così sistemata, senza il cervello finale, può tranquillamente rimanere in frigo per una notte ed una mattina, è stato testato.

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Ho voluto regalarvi una visione del mio incasinatissimo piano di lavoro fra pennelli, pezzi di pdz (la scatolina lush che uso per la colla alimentare) etc. Come avrete notato io ho deciso di mozzare l’orecchio al mio zombie ma voi potete sbizzarrirvi con tagli, ustioni e quant’altro.

Non preoccupatevi se la prima tornata di sangue viene un po’ “cartoon” e magari storta, c’è sempre spazio per rimediare, certo avere davanti a voi un’immagine come modello vi sarà di aiuto. Altra cosa comodissima è avere una supporto giratorta sulla quale tenere la testa di zombie  anzichè spezzarsi le dita cercando di girarla o andare intorno intorno al tavolo (perchè Carl viaggia sui 5 kg ormai non crediate)

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Come ritocchi finali io ho aggiunto la marmellata di fragole come sangue rappreso ed un tatuaggio. Con il senno di poi vi consiglio di sostituire la marmellata con della crema di burro colorata rosso scuro (rosso natale + nero coloranti in gel  wilton ad esempio) perché la marmellata “scioglie” un po’ la pdz a causa della sua componente acquosa.

Per il tatuaggio ricalcatelo su della carta forno e spennellatelo con il colorante nero in gel.
Prima che sia completamente asciutto applicate con delicatezza la striscia di carta forno alla capocciona, un po’ come i tatuaggio che si trasferiscono con l’acqua che usavamo da bambini e pigiate delicatamente. Il più si trasferirà sulla vostra testa zombie e non vi rimarrà che usare un pennellino molto sottile per sistemare i dettagli ed eventuali colori (io ad esempio ho colorato di rosso il cuore: era pur sempre un anniversario di fidanzamento no?)
In alternativa potete sempre andare a mano libera o lasciar perdere l’idea, ma considerando che è molto difficile realizzare dei capelli decenti io non lascerei tutta la nuca spoglia quindi al più lo sostituirei con una bella ferita.

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In ultimo si può coprire con un velo di crema di burro il vassoio e sbriciolarci la torta base al cioccolato ottenendo così il terreno da cui sorge il nostro non morto ed aggiungere il cervello di panna cotta.

Ricordate di aggiungere solo all’ultimo i vetri alimentari a contatto con la panna cotta e lo sciroppo di fragole/amarene (insomma il topping) perché entrambi tenderanno a sciogliersi e/o a sciogliere se rimarranno in contatto a lungo con la panna cotta. Inoltre foderare la pana cotta con crema di burro a simulare il sangue rappreso eviterà che questa possa sciogliere la pdz entrandovi in contatto.
Come ultima accortezza vi consiglio di preparare le schegge che colpiranno il cervello con un bordino colorato rosso sangue e passando il pennello con il colorante anche nei punti scelti per inserirle.

E con questo direi che è tutto, spero di essere stata chiara e prego tutti gli artisti professionisti di perdonarmi. Sono un architetto non uno scultore e con questo non ho la pretesa di dire il modo migliore di ottenere una testa umana ma semplicemente spiego come da perfetta ignorante in materia sono riuscita ad avere una testa di zombie adatta allo scopo e, mi hanno assicurato, ottima da mangiare.

Che dire, questa Torta Zombie è stata un’avventura e mi ha risucchiato un numero improponibile di ore fra prove, preparazione delle parti (3 infornate più la panna cotta, più le varie farciture) ma è stata anche una grandissima soddisfazione.
La destinataria del regalo mi è letteralmente saltata addosso per ringraziarmi e questo alle volte basta a motivare, giustificare e ripagare tanto impegno.
Certo, aprire il frigo e vedere Carl è un’esperienza da non fare quando, in piena notte, ci si è alzati a prendere dell’acqua

Spero che il Tutorial Torta Zombie possa esservi d’aiuto e di ispirazione. Non vi nascondo che è pesante e lunga da fare ma non è impossibile anche per i meno esperti a patto di avere tanta tanta pazienza e qualche attrezzo che vi aiuti.
Per qualsiasi dubbio o domanda contattatemi nei commenti o su facebbok, ora che ho un nuovo filtro anti spam potrei riuscire a rispondere entro pochi giorni con entrambi i mezzi.

Comments

2 thoughts on “Tutorial Torta Zombie

    • Grazie ^_^”
      E sono sempre aperta alle collaborazioni in tema! Sono passata dal tuo blog, che mi fa pensare a quanto dovrei riordinare questo rendendo più facile la ricerca per sezioni 😀 a parte questo è molto interessante ed utile anche ^_^
      A presto, qui o su fb che sia ^_^

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