Charlotte cocco fragole Leone Nero

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Charlotte cocco fragole e arancia con il simbolo del Leone Nero, ecco il mio modo per celebrare una rimpatriata di un gruppo di D&D che se non è quello storico si è scavato con gli artigli e con le zanne un posto nel mio cuoricino di giocatrice.
Per tutti i non appassionati di giochi di ruolo, una breve spiegazione: giocando a Dungeons&Dragons versione 3.5  il nostro “allegro gruppo” capitanato da una paladina della tirannia  con il suo leone nero (vagamente infernale) e dal suo consigliere spirituale il  chierico di Nerull (sempre sia falciato), formato da un bardo molto equivoco (ed odiato, ed amante del controllo mentale e tanto tanto odiato, l’avevo detto?), un maestro del sapere (vagamente piromane) una zelota della fiamma nera (assolutamente equilibrata ed affatto sociopatica. eh già) ed un orco barbaro hanno fondato, con estrema fantasia ed a prezzo di mille peripezie, il Clan del Leone Nero dove godersi la vecchiaia, addestrare nuove reclute, compiere sacrifici a divinità oscure e generalmente fare ciò che un bravo supercattivo fa quando ha chiarito al mondo quanto poco saggio sia cercare di trucidarlo.

Il gruppo si è sciolto anche a causa della partenza del giocatore del chierico di Nerull per il Canada (ricordate? per lui feci la torta manuale del giocatore 3.5) ma visto che è tornato per una breve rimpatriata come non festeggiarla con una partita one shot (autoconclusiva in una sola giornata) ed una torta dedicata.. a noi?

Quindi se siete curiosi di vedere altre foto o semplicemente cercavate la ricetta della charlotte cocco fragole e arancia (mai notato che sono vagamente fanatica di tutto ciò che contiene bavaresi?) saltate il break

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Cos’è una Charlotte?
Questo dessert fu creato in Francia nell’800. Nella charlotte si uniscono pan di spagna crema e frutta per formare una rara squisitezza calda o fredda. Delicate e cremose per il palato , le charlotte sono il dolce ideale per una serata estiva, accompagnata da spumante. (fonte: enciclopedia delle torte )
In pratica nella charlotte si utilizza una base di pan di spagna, biscotti tipo savoiardi o anche fette di rotoli (nella charlotte rosita) alternandola con creme gelato o bavaresi lasciando una netta predominanza alla parte cremosa.
In molti casi si fodera uno stampo con la parte “solida”, si riempie di bavarese (vedi questa foto scatta mentre preparato una charlotte rosita all’arancia con gocce di cioccolato) ed una volta rassodato si capovolge il tutto.
Inserire uno strato intermedio di pasta o biscotti è facoltativo e dipende dall’altezza complessiva ( ad esempio l’ho fatto per la collina di Casa Baggins )
In alternativa si può avere un fondo di “base”, uno alto cremoso ed un contorno fatto solitamente con savoiardi o perfino più strati alternati di base e crema, contornati o meno. L’importante è che la bavarese/gelato sia predominante con un rapporto di almeno 2:1 (come nel Cubo Borg)

Ricetta Charlotte Cocco Fragola Arancia
(diametro 21cm circa)

Torta Cocco e Arancia
(stampo ciambella 26cm, tortiera diametro 24cm)

  • 80g rapè di cocco
  • 250g latte
  • 4 cucchiai succo d’arancia (circa mezza arancia spremuta)
  • 120g burro
  • 150g zucchero
  • 2 uova
  • 220g farina
  • 8g lievito
  • scorza d’arancia grattugiata
  • 2 cucchiaini estratto di bacca di vaniglia (opzionale)
  • 1 presa di sale

Cottura in forno già caldo a 160° per 40 minuti

Mettere cocco, latte, vaniglia e succo d’arancia in una ciotola e far riposare a temperatura ambiente per 1 ora.
Montare il burro, poi aggiungere lo zucchero e (dopo almeno 4 minuti di noiosissimo lavoro del frullino) aggiungere anche la scorza d’arancia.
Poi unite le uova (una alla volta) ed aggiungere gradualmente la farina mescolata con lievito e sale alternandola con il composto di cocco e latte. Poi mettere l’impasto nella teglia (già imburrata=)e cuocere per 40 minuti circa, far raffreddare per 10 minuti nella tortiera, rovesciare sulla gratella e lasciar raffreddare completamente.

La ricetta viene dalla mia fonte preferita, l’enciclopedia delle torte – 1001 ricette golose  Edizione Mondadori.
Non ho mai fallito con una ricetta presa da questo libro ed anche se tendo a diminuire le dosi di zucchero ed aggiungere alcuni aromi fondamentalmente questa è la fonte di buona parte delle mie creazioni.

Per la  bavarese alla fragola

  • 2 uova
  • 4 bicchieri di latte (circa 750g)
  • 4 cucchiai di zucchero
  • 4 cucchiai di farina (circa 70g)
  • 1 cucchiaino di estratto di bacca di vaniglia
  • 4 fogli di colla di pesce
  • arma di vaniglia + fragole essiccate frullate / aroma in pasta di fragole per gelato qb.
  • 1 punta colorante rosa/rosso (opzionale)
  • 250g panna da montare

Per il procedimento vi rimando al tutorial con foto passo passo della bavarese multiuso. Questa dose premetto che è abbondante, ma preferisco sempre averne un pochino d’avanzo per incidenti dell’ultimo minuti (o per mangiare la bavarese a cucchiaiate) la dose di un uovo e un tuorlo (ed i 3/4 di tutto il resto) probabilmente sarebbe perfetta ma i barattolini di panna sono da 250 ed un rimasuglio di 60g non serve a molto.

Copertura e decorazione Torta Leone nero

  • 150g di pasta di zucchero nera
  • 160g burro
  • 160g formaggio spalmabile tipo philadelphia
  • 160g zucchero a velo
  • 1 cucchiaino aroma alla vaniglia (sintetico)
  • 1 cucchiaino aroma all’arancia
  • 300g circa biscotti tipo togo

quanti-togo-occorrono

Come si fa a valutare quanti biscotti tipo togo occorrono per coprire il bordo di una torta?
Una volta per tutte ho deciso di darmi una risposta in maniera scientifica. Per prima cosa calcolo la circonferenza (diametro x 3,14) e poi divido per 28. Il risultato è il numero di scatole da 125g di bastoncini ricoperti di cioccolato al latte da 125g della coop che dovrò comprare (ovviamente arrotonderò per eccesso anche calcolando i pezzi rotti e quelli che “accidentalmente” cadono nella bocca di chi decora)
Come faccio a saperlo? li ho misurati per disperazione!

Bagna all’arancia

  • preparato per bagna alla vaniglia opportunamente diluito
  • mezzo cucchiaino aroma all’arancia
  • 20g cointreau

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Per preparare la charlotte cocco fragola e arancia occorre una tortiera con bordo apribile o meglio ancora uno  stampo regolabile per dolci.

Una volte sistemata (e leggermente imburrata) la tortiera si dispone uno strato di fette di torta cocco e arancia alte poco meno di 1 cm, si inumidisce con la bagna all’arancia e si dispone con una sac à poche la bavarese alla fragola (essendo molto soda è meglio limitare al minimo la necessità di spalmarla con la spatola).
Dopo di che si regolarizza lo strato cremoso e si procede con un nuovo strato di torta ed uno di bavarese chiudendo con uno di torta.

In questo caso il dolce scelto per la base è abbastanza “sbricioloso”. Il che non è un vero problema se non in sede di taglio.
Se però ci tenete ad avere fette regolari vi consiglio caldamente di applicare i seguenti trucchi:

Tips & triks

  1. far congelate la ciambella cocco e arancia prima di affettarla e di lasciarle in ogni caso la charlotte cocco fragola e arancia riposare almeno una notte prima di decorarla ed un altro paio d’ore prima di servirla (le charlotte più riposano meglio sono)
  2. Spalmate un velo di bavarese rimasta sull’ultimo strato ed impastate un po’ della torta e della bavarese di fragole (sul principiodella torta modellabile) per avere una base superiore il più regolare possibile.
  3. Il frosting uniforma tutto ma se volete essere certi del risultato finale ed avere un vassoio pulito capovolgete il dolce su un nuovo vassoio prima di rimuovere l’anello.

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Ecco come si presentava la charlotte cocco fragola e arancia dopo una notte in frigo. Come potete notare l’altezza si aggira intorno agli 8 cm di golosa e cremosissima bontà.
Personalmente non ho sfruttato il trucco del vassoio nuovo perché non ne avevo un altro della misura giusta in casa e perchp confidavo molto nel frosting.

Ho dato il frosting vaniglia e arancia in due tempi, intervallando le stesure con 30 minuti in frigorifero e attaccando i biscotti tipo togo solo dopo la seconda passata.
Per la decorazione in pasta di zucchero ho stampato il logo a misura e dopo aver steso la pasta di zucchero abbastanza spessa (3mm circa) ho sovrapposto un foglio di carta da forno ed il disegno, ritagliando con un taglierino per fondente (di quelli a lama intercambiabile che assomigliano a dei bisturi) lasciandolo poi asciugare circa 24h perchè fosse più maneggevole e non si deformasse al momento di applicarlo al dolce. Potreste anche ritagliarlo alla rovescia, così da poterlo ribaltare sul dolce usando la carta forno (io personalmente se posso evito di farlo perché combino sempre qualche disastro quando uso questa tecnica)

Black Lion Cake

Ed eccoci qui, tutto il party di D&D simpaticamente schierato dinanzi alla torta del Clan del Leone Nero. Paladina e leone nero al centro (usate la fantasia) con Jevas il “falciomane” chierico di Nerull alla sua sinistra, il bardo Sflyse , maestro del sapere e barbaro a destra (ho già detto di usare molta fantasia? Ognuno si arrangia con le miniature che ha).
Ah orgoglio di paladina loro. La mia piccola, tenera aasimar (decaduta, parecchio decaduta) che si trova a tenere a freno questa gentaglia variamente pazza scatenata ed in alcuni casi tendenzialmente anarchica (orrore!!!).
La cosa carina è che a livello di storia la mia piccola Dihya Tatīt ib Tifān (e l’ultimo chiudi la porta!) è convintissima di essere buona.
Lei infatti si cura della popolazione (è una paladina no?) , segue alla lettera a legge, morirebbe per aiutare un bambino con lo stesso fervido fanatismo con cui lo decapiterebbe se quel piccolo sciagurato osasse rubare una mela. La verità è che ha dei  pessimi ottimi consiglieri. Ed è stato esilarante passare un’intera partita a discutere con un tizio che voleva convertirla ribadendo quanto lei fosse già buona, genia angelica etc etc etc. 

Del resto stavano tutti rischiando la buccia per salvare quel rompiscatole del bardo, solo perchè è uno dei nostri. Più buoni di così!

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Una piccola nota: so che i più nerd fra voi avranno riconosciuto nel logo utilizzato la versione in negativo e riadattata del Lionhead Studios, la casa produttrice di videogiochi fondata da alcuni ex membri dalla Bullfrog (al posto di creare Dungeon Keeper III… che Nerull vi falci tutti!)
Era il disegno più adatto che avevo trovato in circolazione, specie per rendere il “dolce e delicato tono” con cui di solito la paladina affronta notizie del tipo “mia signora il bardo è sparito e pare che il suo consigliere stia per entrare nei cavalieri della luce”. (credo che il “CHE COSAAAAAAA?!?!” abbia frantumato le vetrate a Baldur’s Gate, dintorni ed anche in un paio di regni confinanti)

Bene la ricetta è arrivata al termine (da un pezzo) la storia di questa torta D&D style anche, spero vi sia piaciuta, che vogliate sperimentarla anche voi (magari con il vostro stemma!) e che mi facciate sapere com’è andata!
Per mandarmi le foto, per qualsiasi dubbio o domanda scrivetemi qui o nella pagina facebook di Sweet&Geek!

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