Tutorial cervello panna cotta sanguinante

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Halloween si avvicina, l’apocalisse zombie incalza e per sopravvivere a tutto questo niente di meglio del tutorial cervello panna cotta sanguinante, ovvero un modo a prova di imbranato per incantare gli amici e lasciarli indietro mentre orde di mostri e non morti vi inseguono. (perché ricordate l’importante non è correre più veloce dello zombie, vi basta essere più veloci del più lento membro del gruppo!)

Se poi avete l’impressione di aver già visto questo cervello da qualche parte non temete non è quello di vostra suocera (vi piacerebbe eh?) ma semplicemente una variante di quello che avevo usato per Carl, ovvero la mia Torta Zombie

Come ho già avuto modo di accennare la panna cotta ha un sacco di vantaggi, richiede poco impegno, è abbastanza economica, è a prova di imbranato ed i miei amici ne vanno matti. Questa variante poi è stata particolarmente apprezzata e nonostante le mie foto terribili vi assicuro che è di grande impatto anche perché tagliandola sanguina aggiungendo “sangue rappreso” a quello che la ricopre.
Curiosi di sapere come realizzarla?
Vogliosi di sperimentare la mia ricetta della panna cotta? Saltate il break e sarete accontentati

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Ingredienti Cervello Panna Cotta Sanguinante

  • stampo cervello
  • 300.-350g panna fresca da montare
  • 300-350g latte intero
  • 3 cucchiaini aroma naturale di bacca di vaniglia / una bacca di vaniglia
  • 1 cucchiaio abbondante miele ai fiori d’arancio/millefiori
  • 5 cucchiaini di zucchero
  • un pizzico di sale
  • colla di pesce qb (regolatevi con le dosi consigliate dalla vostra confezione ed aumentatele un poco, per questo stampo è meglio abbondare)
  • colorante rosa + blu (opzionale)
  • topping alle fragoline di bosco (in questo caso fabbri)
  • 1-2 cucchiai di marmellata alle fragole
  • distaccante per teglie (opzionale)

Prima di proseguire SI il miele è indispensabile, non deve essere una schifezza pastorizzata ma bello aromatico e SI la vaniglia deve essere naturale. A dare il sapore sono 3 ingredienti in croce e devono essere buoni. (no non saprà di latte e miele alla fine, se non vi fidate scarseggiate con il miele e aggiungete un cucchiaino di zucchero).
Fidatevi di me, se tutti i miei amici  appena possono mi chiedono di portare come dolce la panna cotta e fanno a gara per accaparrarsela, un motivo c’è ^_-

Se non trovate l’estratto naturale di bacca di vaniglia (è nero-marroncino, piuttosto caro e non diffusissimo) usate la bacca di vaniglia, scaldate il latte e la panna fin quasi a bollore con la bacca dentro, lasciateli raffreddare ri.-scaldate e lasciate in infusione per farli insaporire il più possibile.
Come avrete notato io compro il flacone da pasticceria perché a 1.8€ a boccetta mi stavo svenando ma non tutti hanno la tessera della metro ^^”.
Però se avete un amico che può andarci investite questi 20 euro, non ve ne pentirete.

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La ricetta della panna cotta è di una semplicità imbarazzante:

  • mettete i fogli di colla di pesce in ammollo in acqua fredda per 10 minuti
  • unite latte, vaniglia e panna in un pentolino
  • scaldate sul fuoco senza far bollire
  • aggiungete miele, zucchero ed il pizzico di sale, girate finché non sono sciolti, assaggiate per controllare che sia abbastanza dolce
  • spegnete prima che arrivi a bollore, strizzate la colla di pesce e “inzuppatela nel latte” mescolando fino a che no si sarà sciolta, poco alla volta
  • aggiungete come colore mezzo stecchino di rosa e solo la punta di blu (intinti fino a quell’altezza e tirati fuori, ne basta pochissimo)

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A questo punto non resta che far intiepidire un po’ il tutto e versarne metà della panna cotta nello stampo. Vi consiglio di appoggiare lo stampo all’interno di una coppa per renderlo più stabile.

In questo caso ho ceduto alla tentazione di comprare un distaccante spray per forno, che altro non è che olio di colza.

E’ insapore e ne basta pochissimo, ma non è indispensabile. L’importante in questa fase è riempire metà stampo e poi lasciar riposare, coperto da pellicola alimentare trasparente, per 1 ora circa in frigo.

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Quando la panna cotta sarà ben solida (la parte rimasta fuori dal frigo ormai sarà tiepida ma ancora liquida non temete) è il momento di aggiungere la marmellata.

Volendo potete scavare un pochino al centro  per evitare di avere un taglio “netto” quando farete le fette, ma in generale l’unica cosa rilevante è che lasciate 1-2 cm dal bordo e poi ricopriate con il restante composto di latte e panna, copiate tutto con la pellicola e mettiate in frigo per 1-2 ore.

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Al momento di sformare trattandosi di uno stampo rigido potete staccare delicatamente i bordi, rovesciarlo su un piatto e muoverlo un poco a destra e a sinistra.
Se non avete usato il distaccante immergetelo prima per 30 secondi in acqua calda e provate, se non dovesse bastare, altri 30 secondi.

Per la natura dello stampo (rigido), pensato per la gelatina, io ho preferito aumentare un po’ la dose di colla di pesce avendo una panna cotta meno morbida ma più stabile..

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A questo punto è pronta per essere decorata con il top alle fragoline di bosco, vi consiglio di seguire le volute del cervello, renderà il tutto più sanguinolento.
Aggiungete il topping all’ultimo prima di servire perchè in caso contrario colerà via tutto in una pozza di sangue, pardon, sciroppo.
bene ora è tutto pronto per tagliare il vostro cervello zombie di panna cotta davanti ai vostri ospiti inorriditi e deliziati in modo che possano ben ammirare il sangue coagulato colare ad ogni taglio!

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Ecco come si presenta una fetta del cervello panna cotta da vicino, ora forse capirete cosa intendevo per “scavarlo un po’” per non avere l’effetto moto regolare da un lato ed irregolare dall’altro, ma sono finezze a cui dubito qualcuno baderà mai a parte voi.

Considerando che io non ho mangiato il cervello (non mi piace la panna cotta =_= tutti adorano come la preparo ed a me non piace!), in cinque sono riusciti a far avanzare solo un pezzettino (nessuno si azzardava a finirlo) se avete problemi con le fragole la marmellata di ciliegie o meglio ancora di amarene sarà perfetta così come il topping all’amarena.

Spero che il tutorial panna cotta cervello sanguinante vi sia di aiuto e di ispirazione per questo halloween e per i vostri teneri zombie famelici di ogni forma ed età.

Come sempre per dubbi e commenti contattatemi pure su FB (o qui ma è più facile che si perdano in mezzo allo spam)

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