Biscotti d20 – i pand20

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Signore e signori lasciate che vi presenti i miei biscotti preferiti: i pand20.
Cosa sono i pand20 direte voi? Sono dei Biscotti d20 dico io.
E che capperi vuol dire, mi domanderete?

Semplice: dei biscotti dado 20, ovvero la rappresentazione bidimensionale e golosa di un icosaedro ovvero del dado a 20 facce, il dado più amato ed odiato dai giocatori di Dungeons&Dragons di tutto il mondo.
Perché pand20 allora?
Gli omini di biscotto non si chiamano forse omini di pan di zenzero? Ora visto che la base che uso è rigorosamente quella del miei biscotti speziati e che per inidcare il dado 20 si dice solitamente d20 capirete come la mia fantasia nefasta per i nomi abbia coniato pand20. E anche se non lo capite fate si con la testa e lasciatemi credere che sia stata una gran trovata per differenziarli dai dei “biscotti qualsiasi” ^_^”

Tornando al soggetto vi posso dire che contrariamente ad ogni logica (i giocatori sono notoriamente “non scaramantici” e quindi “non” hanno un dado preferito, uno jellato ed uno che possono prendere anche gli amici mentre  per l’altro “ci si puoi solo provare e ti mozzo una mano”) ci sono una infinità di linee e colori per i dadi.
E visto che in giro si trovano solo esempi monocromatici ho pensato di provare a rendere giustizia al soggetto (ed a tutti quelli che non usano dadi opachi e monocromi dai tempi della “scatola rossa“).
Il risultato? giudicate voi ma io ne sono pienamente soddisfatta (leggete pure “saltellante ed entusiasta”) e l’unico difetto che riesco a imputare ai pand20 è quello di avere la stessa prospettiva di vita di un cucciolo di zebra zoppo alla convention annuale dei predatori.

Se siete curiosi di vedere le altre foto, scoprire a chi mi sia ispirata e leggere altre chiacchiere… o semplicemente se cercate un’idea per il regalo di compleanno del vostro dungeon master saltate il break. Il tutorial dei pand20 prossimamente su questi schermi 😉 [edit, è finalmente online]

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Ora non che io collezioni dadi (nooooooooooo) o sia leggermente fissata (ma appena appena) o che ci abbia nel tempo speso una piccola fortuna (tipo quella che ha lasciato 40 euro solo in dadi a Lucca Comics 2012 non ero io, era un baccellone alieno con le mie sembianze) ma la Chessex è una delle ditte che produce i dadi più belli e particolari e così ho ispirato le mie creazioni a tre delle sue linee cercando di riprodurre in glassa e pasta di zucchero ciò che normalmente è di plastica e resine. voi che dite, ci sono riuscita?

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Iniziamo con i biscotti ispirati ai dadi Vortex Dandelion  della Chessex. Sulla base di glasse colorate amalgamate per ricreare le striature sono stati segnati spigoli e numeri e passato un color oro per ricreare i riflessi del dado originale.

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Ricordano il fuoco e sono i primi biscotti che ho realizzato ispirandomi alla linea Chessex Lustrous Bronze.
Sono rivestiti in pasta di zucchero invece che di sola glassa e su alcuni ho passato il colorante in polvere oro con il pennello asciutto per ricreare i riflessi perlati propri della serie. Sfortunatamente senza la luce giusta (vedi la prima foto) è difficile notarlo.

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Ultimi ma non ultimi i Chessex Gemini Black/Pink per loro una spolverata d’argento e tutto il mio amore (questa linea è orribilmente kitsch ma in qualche modo mi affascina). In questo caso ho curato di ripassare i numeri in argento (ma lo si vede solo nelle foto fatte sotto la luce naturale… si quelle foto che ho fatto tendendo il vassoio nel vuoto pur di catturare una lama di luce, rischiando di far piovere biscotti 20 metri più in basso. Quelle foto. E meno male che non mi ha vista nessuno oa questo punto dovrei gestire il blog dal più vicino manicomio)

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Ovviamente sono realizzabili praticamente tutti i colori (tranne quelli trasparenti) a seconda dei gusti.
I pand20 sono in effetti un ottimo regalo per nerd incalliti, geek impenitenti e giocatori di ruolo di ogni età perché sono economici, relativamente semplici da fare, di grande effetto e ottimi da mangiare.
Senza contare il fatto che è molto divertente vedere i destinatari in crisi davanti al loro regalo, indecisi se rimirarlo come una reliquia o divorarlo con il tè ^_-

giuseppe
L’ideale è scoprire quale sia il dado porta fortuna e replicarlo, ovviamente con il numero 20 in evidenza.
Per chi non lo sapesse infatti è il numero magico che garantisce il successo automatico nell’azione intrapresa, nonchè uno sporco bastardo che tende a comparire solo in situazioni del tutto inutili o quando deve decretare la morte di qualche personaggio.

Ma in fondo siamo degli inguaribili romantici e speriamo che, prima o poi il nostro amato 20 si degnerà di comparire nel momento del bisogno per salvarci da cose tipo:
“Ah era un drago quella cosa enorme dorata che vedevo? non un tesoro?Scusa scusa on ho capito bene, ripeti un po’  quanto hai detto che devo tirare sul dado per riuscire a non svegliarlo???”
Inutile dire che in questi casi un pand20 potrebbe fare la differenza.
Per corrompere il master con il cibo  ad esempio. Oppure per consolarsi della metamorfosi del proprio personaggio da intrepido avventuriero a spiedino sbruciacchiato.

Bene questo è quanto, mi spiace non avere una foto dei sacchetti trasparenti con dentro i biscotti ma vi assicuro che tre pand20 fanno la loro figura. (oltre ad essere di un certo peso). Una intera scatola anche di più, come assicura la grafica di Artewebdesign che li ha ricevuti come compenso per il suo logo 😀

Spero che i miei biscotti d20 vi siano piaciuti e che vi siano utili come ispirazione per i vostri geek biscotti, se avete dubbi curiosità o se volete mostrare i vostri pand20 scrivetemi qui o si facebook ^_^

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(foto dei dadi via chessex)

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