Torta Schiaparelli nocciole e ricotta

Torta Schiparelli ricotta e nocciole

A volte parto a fare dolci ispirata da un’idea,da un progetto o magari da qualcosa che ho visto sul web e voglio ricreare. Nel caso della Torta Schiaparelli invece ho trovato e ritoccato una ricetta che è diventata immediatamente uno dei miei cavalli di battaglia accanto al magma cioccolatoso. Si tratta di una torta nocciole e ricotta tratta dall’insostituibile l’enciclopedia delle torte che è veloce da fare, facile da fare,  è pratica come una crostata ma non richiede l’uso del mattarello (confesso, lo odio, non l so usare bene per tirare una frolla regolare, in più ho le mani molto calde e lavorarla viene puntualmente un pasticcio). In più la torta ricotte e nocciole ha un aspetto rustico ed un sapore che fa pensare all’autunno ed al primo fuoco nel camino, quindi adatta anche al gioco di ruolo dal vivo e infine è un “dolce poco dolce” e quel poco di zucchero che contiene è zucchero integrale di canna.
Prossimamente sperimenterò anche la versione con farina di riso per amici celiaci ma sono ragionevolmente convinta del fatto che sia adattabile a tutti i tipi di farina. Dopo tanti pregi però aveva un difetto: non sapevo come presentarla nel blog.
Ho chiesto a voi che mi seguite di darmi un’idea e tutti hanno associato questa superficie brulla con del suolo alieno (o alla tana di un drago)
Chi ha proposto star wars, chi Dune, alla fine Paola Perin ha lanciato l’idea: e se la dedicassimo allo Schiaparelli, la sfortunata sonda precipitata su Marte a causa (pare) di un computer di bordo dalle idee confuse?
E così è nata la torta Schiaparelli ricotta e nocciole, e dato che sono nella fase “riduciamo la pasta di zucchero” la sonda accartocciata è stata realizzata con… curiosi di capirlo? Saltate il break e scaldate il forno, si parte!

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Dessert Mickey Mouse pere e noci – senza uova nè burro

Dessert mickey mouse senza uova nè burro

Dessert Mickey Mouse pere e noci senza uova nè burro è un dolce che ho creato per la mia famiglia e principalmente per il mio papà.  Contiene pochissimi grassi animali ed è adatto a chi ha qualche problemino con il colesterolo. Le noci fanno bene al cuore ed il cioccolato fondente ha parecchie proprietà positive. Prima fra tutte quella di mettere di buon umore e secondariamente quella di riciclare le uova di pasqua.
Visto che volevo fare un dolce per la famiglia ho scelto un tema semplice da realizzare ovunque, anche senza strumenti e stampi. Un tema che mi ricorda l’infanzia ed il primo fumetto che i miei mi hanno messo in mano: Topolino.
Il fatto che siano seguiti anche i Geppo (il diavolo buono, chi lo ricorda?) e la lettura serale de ” Il Signore degli Anelli” non toglie che la pila di topolini è sempre stata una costante in casa mia. Anzi, in casa di tutti i parenti e durante le noiose visite io andavo a colpo sicuro a prelevare i topolini dei cugini grandi. Faceva molto “casa”. Il fatto di dover contendere il “topo” ogni mercoledì proprio a mio padre o di dargli la caccia nello studio di mia madre è stato poi un piccolo ma fondamentale rito e qualcosa che mi ha anche fatto capire che chi diceva che per diventare adulti bisogna far solo “cose da grandi” era un maledetto insicuro. E non è ciò che facciamo tutti noi geek? Coltivare le nostre passioni anche per cose che altri ritengono “da bambini”, continuare a giocare e coltivare la fantasia? Ecco, appunto.
Anche per questo ho presentato questo dolce per l’iniziativa A tavola con amore  di Olio Sagra, usando dell’ottimo olio di noci (che mi hanno inviato apposta perchè scoprissi come usarlo, oltre papparmelo crudo sulle carote ^-^”) e uno stile naive.
Perchè unisce l’aspetto ludico a quello della cura degli altri (giocherò spesso il chierico per un motivo no?) ed al sostegno che ti può dare la consapevolezza che puoi essere un* stimat* professionista  e leggere topolino 🙂
Ma ora bando alle ciance e saltate a leggere la ricetta, per una volta corredata anche di colonna sonora selezionata da me medesima proprio perchè mi fanno sentire a casa… e perché mi mettono allegria mentre cucino.
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