Nonostante sia noto anche ai sassi che ho un debole per Alice nel Paese delle Meraviglie (ricordate quella in versione steampunk?) e che apprezzi creazioni sfarzose ed articolare questa Torta minimalista Alice nel Paese delle Meraviglie di Sugarplum Cake Shop mi ha a dir poco folgorata, assieme alla sua sorella quasi gemella)
Comunicare un concetto con pochi tratti caratteristici è un’arte, come quella di essere sintetici (che, non l’avreste mai detto eh? non mi appartiene).
Sarà che il gusto francese è più vicino al nostro concetto di eleganza ma basterebbe già questa foto per capire il soggetto di una intera, elegantissima torta a 5 piani.
Il tutto regge pur con cinque soli elementi caratteristici, così come nella versione “figurativa” bastano pochi inserimenti curatissimi.
Queste creazioni fanno dell’essenzialità e dell’eleganza il loro vessillo e nessuno potrebbe vederle come torte “per bambini” o i stile cartoon.
Devo dire che in generale le creazioni di Sugarplum Cake Shop sono tutte equilibrate ed evocative, lontane mille miglia da quelle spesso addirittura grottesche dei colleghi d’oltre oceano.
Vi ho incuriositi abbastanza? lasciamo che siano le torte a parlare.
Una base che richiama il pavimento della prima stanza in cui Alice si ritrova, due porte, la chiave, la bottiglia “bevimi” con la sua invitante scritta “drink me” su un foglietto che pare pergamena ed il dolcetto morso “mangiami” che sembra un invitante cioccolatino.
Poi nulla, l’interno potrebbe essere qualsiasi torta, purché ben resistente e con basi e/o centro realizzato in polistirolo. (La base è sicuro o non si potrebbero avere tagli così puliti come quello decorato da semplici perline)
Potrebbero essere sode mud cake (ma lo escluderei, sotto il bianco il cioccolato non è l’ideale) una torta americana con crema di burro o perfino giri di pan di spagna con farcitura all’italiana, tutto perfettamente ricoperto, squadrato, pulito.
Suppongo che gli ultimi strati in realtà siano dummy cake (livello interamente di polistirolo alimentare) a non è per forza detto che sia così.
Ciò dimostra come questo progetto sia validissimo per un numero variabile di invitati, con diversi gusti ed esigenze ed anche realizzabile in tempo relativamente breve .
Insomma se nella pasticceria c’è un caso in cui si può applicare il motto di Mies van der Rohe “Less is More” (meno è più) ebbene questo è uno di quei casi.
E come non amare questa torta Alice in Wonderland? Riesce ad essere elegante, minimalista e vintage tutto insieme.
Piattini, tazze, teiere e perfino una mini-torta in tono su tono spuntano come perle in questa preziosa torta in bianco e nero affiancando quattro litografie che riprendono fedelmente le illustrazioni originali di John Tenniel.
Ci sono tutti: lo stregatto, Alice, il bianconiglio e perfino il Cappellaio Matto ed il Leprotto bisestile che prendono il tè.
Non so se per tracciare queste illustrazioni si siano avvalsi di stampi, sfumando poi a pennello, se abbiano ritagliato delle ostie stampate applicate su pasta di zucchero o se abbiano ricalcato a pennello e pennarello alimentare con santa pazienza gli originali. Di sicuro adoro l’effetto sfumato, come fosse un lavoro ad acquerello o addirittura a carboncino e la scelta di dare solo piccolissime pennellate di colore a dei dettagli come l’orologio o un pezzo del vestitino di Alice.
E se questa non è arte ci va vicino, non trovate?
(via SugarPlum Cake Shop)