Come si regge una torta impossibile – assalto degli zombie

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Capita di vedere dolci apparentemente impossibili. Non semplici torte storte (o topsy curvy cake che dir si voglia) come la Torta Nuziale Tardis ma fenomeni fisici inspiegabili… ebbene ho trovato una pratica spiegazione di come si regge una torta impossibile. Si ringrazia Mike’s Amazing Cakes per le foto ^_-

In questo caso si tratta di una torta presa d’assalto dagli zombie, con allegri piani decorati da qualcuno sotto effetto dell’LSD e che ad un certo punto deve essere tornato mentalmente ai gloriosi anni ’80 pensato che un po’ di colori fluo fra un pacchetto azzurro  allegro come la cravatta di un ingegnere ed un piano verdino disseminato di pixel color pastello, ci stesse proprio bene.
Non commento nemmeno il cupcake radioattivo color “vera fragola di Cernobyl”, roba che al confronto Jem e le Holograms risultano una robina sobria. e discreta

Ma stavamo dicendo della struttura no? bene se siete curiosi saltate il break (ed il mio attacco di acidità)

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Ecco svelato il trucco!! Si tratta di un grosso lavoro da fabbro fra piani inclinati, semisfere e quant’altro, tutto saldamente ancorato ad una base (pesante, ricordate l’effetto leva. Che sia pesante quella base o con un baricentro alto la torta ondeggerà peggio dell’albero maestro dell’Olandese Volante nel mezzo della tempesta).
Ovviamente se vorrete cimentarvi con una creazione del genere ricordatevi che tutto deve essere, o deve essere rivestito da materiali adatti a stare in contatto con alimenti (una torta alla ruggine non ha un buon sapore fra l’altro).

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Questo invece è lo schema per un “pupazzo di torta”.  Vedete una gamba, il bacino dove appoggerà il busto, sostegno per braccia e testa. Tutto poi viene scolpito in torta e crema di burro un po’ come si vede anche nella torta Edvige.

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Ora c’è una cosa che devo dire… a me lo stile di Mike’s Amazing Cakes non piace. Si tratta di dolci scenografici ma nei quali ci si chiede davvero ” e dov’è la parte da mangiare?”
Non amo la sua scelta di fare torte a mezzo busto umano (no mi sento Hannibal Lecter, mi spiace) non amo i suoi strati enormemente spessi di copertura e di base non amo i dolci in cui c’è poco o nulla da mangiare. In più ho letto che sta usando l’isomalto, un composto che per quanto ne so è meno calorico dello zucchero ma se ingerito in dosi massicce risulta lassativo. E se uno ci fa le coperture…. vabbè “spero di aver letto male” e che lo usi solo per piccoli dettagli..

Certo è bravo, innegabilmente i suoi lavori sono spettacolari. E’ sua la torta a forma di drago che ha fatto il giro del web (vedi qui a lato), insomma lungi da criticare la sua abilità come cake designer.

Però io credo che l’estetica debba andare a braccetto con il gusto (e con la salute). Sarà la formazione da architetto, dove mi hanno inculcato che prima di tracciare linee a caso per poi saltellare dicendo che “RenzoPiano fatti da parte” bisogna pensare che l’architettura per esser tale deve rispettare la famosa triade vitruviana. Ovvero:

  • Firmitas (solidità, insomma, non ti deve cascare in testa e possibilmente non ci deve piovere come nella “stanza degli ospiti indesiderati”)
  • Utilitas (che sia funzionale al suo scopo)
  • Venustas (bellezza. Un po’ te la devi tirare altrimenti poi chiamano il “giometro” che si risparmia anche. O l’ingegnere “così tregge meglio eh? ma tu puoi scendere le tende del bagno, no?”)

Ora scusate la divagazione la tutto questo era per dire che applicandolo ai dolci viene:

  • Firmitas (non ti deve far ammalare, se non di indigestione perché era illegalmente deliziosa.)
  • Utilitas (è un dolce, deve essere buono da mangiare!)
  • Venustas (deve essere bello, più bello delle torte tutta panna con un’ostia stampata e 4 fiorellini industriali che spacciano le pasticcerie)

Ora queste creazioni non le ho mai assaggiate… ma a occhio direi che non ucciderei per mangiarle Ed anche ammettendo che abbia travisato il discorso dell’isomalto in generale mi sembra che usi un po’ troppo cose non commestibili o poco commestibili e soprattutto che certe lavorazioni richiedano troppo lavoro fuori dal frigo con conseguente elevato rischio di inquinamento (e quindi bisogna usare creme di burro, molto zucchero (che è un conservante) etc.)

Certo prima o poi probabilmente anche io cercherò un fabbro per fare una torta spettacolare che sfidi le leggi della fisica ma per ora ringrazio il fatto che ho un frigo solo e più di un tot non posso svuotarlo 😉

Bene, digressioni a parte spero vi faccia comodo questo post su come si regge una torta impossibile e che possa esservi di ispirazione….o di giustificazione se non avete un fabbro personale da sfruttare per creare la base dei vostri sogni ^_-

 

(Via Mike’s Amazing Cakes)

Comments

5 thoughts on “Come si regge una torta impossibile – assalto degli zombie

  1. Mi sto cimentando con una torta Smaug dormiente (il drago dello Hobbit di Tolkien) e nel cercare una soluzione per la realizzazione delle ali sono incappato da queste parti.
    Ho letto le considerazioni sull’importanza del contenuto e della forma nell’arte pasticcera e voglio esprimere la mia approvazione per i principi per la torta ideale che hai enunciato e che condivido: sana + buona + bella.
    Aggiungerei anche “originale” nel senso di frutto del proprio estro personale, pur se ispirato ad esempi ormai ampiamente disponibili grazie ad internet.
    Detto ciò…. cosa potrei usare per realizzare le ali chiuse del drago dormiente che ho fatto con il Rice Krispy Treats? Suggerimenti?

    • scusa se ho letto solo ora il tuo commento, purtroppo mi stano arrivando tonnellate di spam e trovare i commenti seri diventa difficile. Allora, se la tua idea è di fare le ali chiuse, accostate al dorso, io abbandonerei l’rkt e mi indirizzerei o su una base tipo salame al cioccolato o addirittura sulla torta modellabile (non so se hai già visto il tutorial su questo blog) magari usando anzichè una crema normale una crema di burro (o il frosting che uso mediamente con philadelphia, burro e zucchero più gli aromi). Il sapore è ottimo, una volta freddo è piuttosto solido (come il salame di cioccolato) e poi passandolo con le dita cosparse di frosting si alliscia e modella molto bene. E per le parti più sottili puoi usare un mikado come armatura (io l’ho fatto sia per i piedini del claptrap che per il naso ed i pezzi più sporgenti del cranio della torta testa di zombie, questa per intenderci)

      L’rkt lascia il tempo che trova, è difficile da tagliare e l’unico veramente buono è quello che non rimane perfettamente in forma (quello con nutella e miele) quindi lo userei solo nel caso di pezzi a sè stati, come delle ali totalmente staccate. se però hai uno schizzo della torta da mostrarmi posso consigliarti meglio

      Intanto ti lascio il link di una reviews che feci proprio su una carrellata di torte-drago che personalmente trovo favolose 🙂
      http://www.sweetandgeek.it/sweet/cakesanddragons/

      • Grazie della risposta, anche se ormai mi sono dovuto arrangiare 🙂
        Se vuoi vedere cosa ne è uscito fuori ho descritto e illustrato l’impresa in questo post:
        Smaug dormiente
        Alla fine ho usato la pasta sigaretta rinforzata con cioccolato fondente, dipinta successivamente con i coloranti alimentari.
        Il risultato finale comunque non mi è dispiaciuto, anche se forse le ali avrebbero dovuto essere più grandi, ma sia per motivi di stabilità che per non nascondere troppo il corpo del drago, mi sono contenuto.
        La splendida carrellata di torte-drago l’avevo già vista, grazie 😉

        • Uno spettacolo!!! 🙂
          Di solito io uso l’rkt come decorazione o come parte accessoria del dolce, non avevo mai pensato al fatto che, effettivamente, piace molto e potrebbe essere lui il dolce! Un po’ come il salame di cioccolato (altra grandiosa materia modellabile)
          Complimenti, mi spiace davvero essere arrivata in ritardo e finalmente ho trovato un filtro antispam che mi evita di dover cancellare 200 messaggi al giorno ^_^ quindi spero di essere più celere prossimamente 😀

          • Grazie 🙂
            Viste le dimensioni del drago la torta avrebbe dovuto essere troppo grande per il numero dei commensali e quindi ho tenuto separata la parte decorativa da quella mangereccia (la prima a più lunga conservazione, la seconda invece consumata in 2 giorni). E’ stato più che altro un divertimento e uno sfogo artistico 😉
            Spero che la spam smetta di assillarti presto.
            Alle prossime!

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