Torta Re Leone – il cerchio della vita

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Questa Torta Re Leone mi ha colpito per due motivi: è riuscita a rendere un soggetto indiscutibilmente “cartoon” molto elegante e lo ha fatto in una maniera tecnica ma semplice.
Ben pochi possono dire di non conoscere questo film d’animazione della Disney ormai rientrato fra i classici, di non essersi commossi per la morte di Mufasa o di non aver canticchiato, distrattamente e sovrappensiero: Hakuna Matata.
Ma i più alle prese con questo tema si lanciano i dolci decorati con diorami e pupazzetti, o magari a forma di Simba (a quando la torna a forma di mamma di Bambi uccisa dal cacciatore? poi magari sono gli stessi che sostengono che cappuccetto rosso sia una favola troppo splatter) con un effetto irrimediabilmente infantile.

In più questa torta non è coperta di pdz, ma rivestita con la sola crema di burro; a ben guardare si vedono i segni delle spatola ma questo non fa che contribuire all’effetto “etnico” del dolce.
Ma passiamo ai dettagli

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In cima alla torta re leone fa bella mostra di sé il logo dello spettacolo “The Lion King” di  Broadway. Non riesco a immaginare come mai abbiano deciso di separare in due metà le strisce di pdz (pasta di zucchero) che formano la criniera del leone anche perché l’effetto finale è leggermente disturbante.
Ma al di là del tempo necessario ricreare uno stemma del genere non è poi difficile, specie se si conta sull’ausilio della carta forno con il disegno ricalcato su ed un ago per “girare” i punti dove andrà appoggiata la pasta di zucchero nera.

Considerando un passaggio nel congelatore per non far attaccare la crema di burro alla carta (in alcuni casi viene suggerito di mettere il dolce a testa in giù sulla carta forno per lisciare alla perfezione la copertura!) la cosa non appare troppo complessa, certo ci vuole una mano ferma e si essersi preparati prima i pezzi, ma il bello è che per sua natura non deve esser eun disegno preciso!

Nel secondo strato troviamo una seconda sfumatura di crema di burro e dei grafiti fatti probabilmente in glassa, tratti da quelli presenti nel film Disney. Anche qui non serve grande precisione ma un minimo di cartamodello.

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Nella base della torta troviamo le silhouette tratte dalla famosa scena “Il cerchio della vita“. Indubbiamente c’è voluta parecchia pazienza a ricavarle una per una, ma anche qui un po’ di gumpaste nera o pasta di zucchero con parecchio tempo per farla essiccare, sagome su carta da forno, taglierino, ed è fattibile anche per i non-artisti. Basta farle asciugare qualche giorno e voilà.

La difficoltà è invece nell’effetto “alba” meraviglioso e temo poco ottenibile senza un aerografo lavorando solo con crema di burro rossa e gialla ed una spatola. Più che altro è una “one shot” o la va o la spacca”, ma non dubito che accontentandosi di un effetto appena meno preciso sia possibile ottenere qualcosa di valido anche con mezzi casalinghi.

Come spesso accade nulla ci viene detto dagli autori sul ripieno del dolce. A giudicare dall’altezza possiamo ipotizzare polistiroli e una base come la red velvet farcita o strati di qualcosa di più resistente, come la mud cake. O una diversa combinazione di questi elementi alternati da piccoli vassoi per alimenti ritagliati a misura.

Di  sicuro c’è che questa torta Re Leone è una bella fonte di ispirazione per chi vorrà cimentarsi con un dolce dedicato al 32º classico Disney.

 

(Via How Sweet Is Cakes)

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