Con le real sushi cake lasciamo il campo dei dolci per avventurarci nella moda alimentare più amata dai geek: il sushi appunto.
Sarà perché molti amano il gippone, perché tutti abbiamo visto Goku e Zazà abboffarsi di ramen e Doraemon mangiare onigiri come non ci fosse un domani, sarà perché è pieno di posti dove ingozzarsi fino a star male per pochi soldi o semplicemente che è buono, il sushi va un casino quest’anno (come Hansen)
Come sicuramente ricorderete mi sono già divertita con piatti dolci che imitavano la forma di piatti tipici della cucina giapponese come i sushi cupcake e la torta ramen, ma quando ho scoperto il mondo delle torte salate di sushi ho deciso che dovevo assolutamente parlarvene.
Contenti? Curiosi di leggere qualche ricetta? Allora saltate il break!
Una piccola nota per la vostra salute non preparate mai sushi cake con pesce crudo.
Lo so che il sushi è buono crudo ma se non avete un abbattitore adeguato in casa lasciate perdere. Usate gamberi cotti, salmone affumicato, polpa di granchio/surimi, frittata giapponese (sottilissima e senza formaggio), pesce marinato, uova di pesce, formaggio spalmabile, tonno in scatola, avocado, alga nori, cetriolo e quant’altro il vostro alimentari di fiducia possa fornire. Lo fanno anche i giapponesi autentici, sentitevi autorizzati.
Usate teglie a bordo rimovibile e/o bagnate sempre lo stampo (e le vostre mani) o aiutatevi rivestendo la teglia di pellicola alimentare. Ricordate che il riso da sushi ha i chicchi piccoli e tondi e va insaporito con un aceto per sushi o con l’aceto di riso.
Dalla youtuber Ochikeron queste due fantastiche sushi cake in occasione della Hinamatsuri o festival delle bambole. Gli stati colorati sono ottenuti mescolando un terzo del riso già cotto e insaporito con l’aceto per sushi con alga nori tritata oppure polpa di granchio in scatola.
La decorazione è un nido di striscioline di frittata giapponese che ospita fiori di salmone affumicato e cetriolo, gamberi cotti e uova di salmone.
Nel caso di imperatore-imperatrice la decorazione è fatta con uova di quaglia vestiti e decorati con strisce di cetriolo/salmone e ritagli di alga nori. In ogni caso una sushi cake semplice e piuttosto veloce da realizzare.
Ha fatto il giro del mondo la sushi cake al salmone del blog francese Now I’m a Cook. Gli ingredienti sono salmone fresco, olio di avocado, cetriolo, avocado e semi di sesamo oltre all’alga nori che fa da base al tutto (ed è una buona idea per sformare una real sushi cake perfetta). Non concordo sull’uso del salmone crudo macon quello marinato dovrebbe esser buonissima lo stesso.
Spettacolare e golosa la torta di sushi a 5 strati dell’utente Bap2s su deviantart. Suppongo che all’interno ci sia una struttura in polistirolo come per le torte di nozze tradizionali e mi chiedo che frigo abbia questa signora per poter conservare cotanto capolavoro in attesa di servirlo.
L’idea più interessante è la rosa di salmone come decorazione ma anche l’idea di una base di futomaki su letto di insalata non è male.
Perché limitarsi ad una torta di sushi quando si può avere una ciambella di sushi (assai più simile ad un uramaki una volta sezionata)?
La ricetta proposta da sweet fix prevede cubetti di salmone, cubetti di surimi mescolati con la maionese, formaggio spalmabile, cetriolo, avocado e semi di sesamo. Forse di tutte le ricette è quella più carica di condimento e quindi quella che mi ispira più fiducia.
Dall’elegante blog di Martha Stewart un’idea per utilizzare la sushi cake come elegante antipasto. Questa ricetta è un po’ più complessa e prevede alga nori tostata (quindi dal sapore più deciso) e di condire granchio e gamberi in una mistura di maionese, erba cipollina, wasabi, succo di limone, sale, pepe, zenzero. Il suggerimento per un risultato perfetto passare il mattarello su ogni strato di riso, coprendolo prima con un foglio di pellicola per alimenti. Quindi rimuovere la protezione e riprendere ad alternare gli strati. Una volta raffreddata per due ora la sushi cake è pronta per esser tagliata e servita, elegante e saporita.
Decisamente più semplice e leggera la sushi cake al gusto di california roll di I love U Madly. Alterna strati di riso mescolato con semi di sesamo a cetriolo (ben scolato), carote grattugiate ed il surimi addizionato con maionese ed una punta di salsa siriracha.
Leggermente fuori categoria la sushi cake di Consider the Tought perchè al posto del pesce usa… (rullo di tamburi)
….la carne di pollo!
In più lo strato di riso è mescolato con broccoli (o spinaci) tritati ben bene. Insomma del sushi rimane giusto la preparazione del riso ma l’idea della frittata giapponese sulla base della teglia è ottima per avvantaggiarsi sulla presentazione.
E dopo l’opzione carnivora non poteva mancare quella della sushi cake vegetariana.
Non so cosa pensino i giapponesi purosangue di queste varianti e a volte temo sia un po’ come per noi italiani quando leggiamo della pizza con l’ananas… fatto è che come portata o come antipasto per una festa questo Sushi Cake alla Napoleone non è niente male!
L’idea viene da No Face Plate e prevede l’alternarsi di alga nori, cetrioli, punte di asparago, carote grattugiate e avocado con o senza l’aggiunta di salse come maionese, formaggio, siriracha, wasabi, a seconda dei gusti e del grado di rifiuto dei prodotti animali di chi lo mangerà.
Condimento a parte l’avere l’alga nori sia sopra che sotto la sushi cake rende sicuramente più facile sformare la sushi cake. Tagliarla invece non saprei ma sospetto occorra un coltello di porcellana o comunque molto affilato.
Con questa è finita la mia carrellata di real sushi cake “dal web con amore”.
Spero vi sia piaciuta e vi possa essere di ispirazione per qualche pranzo in ufficio, cena fra amici o perché no, perfino scampagnata fuoriporta (quanto sono retrò a chiamarle ancora così?).
Come sempre vi invito a scrivermi consigli, critiche, dubbi, qui o tramite la pagina fb di Sweet&Geek (lì rispondo più rapidamente) ma soprattutto vi invito a condividere con noi le creazioni che i miei questi post vi hanno ispirato e mi raccomando, la salute val bene una deroga al “giappo stile duro e puro” 😉