Abbiamo già avuto modo di esaminare dei bellissimi cupcake a tema Hunger Games, improntati ad una buona dose di realismo ed accuratezza.
In questo caso invece diamonds for dessert ha seguito tutt’altra via, lasciandosi ispirare dalle caratteristiche e dalle azioni più salienti dei suoi personaggi preferiti per decorare i suoi fantastici cupcake al cioccolato. Li riconoscete tutti e quattro?
Katniss Everdeen è la protagonista e la prediletta. Per lei il frosting al limone viene impiegato (e colorato) in un turbine che rimanda all’abito che indossa per rappresentare il distretto 12.
Un semplice stuzzicadenti diventa una freccia per simboleggiare il suo passato da bracconiera e relativa bravura con l’arco. Semplice, evocativo, efficace. Anche qualcuno che abbia appena sentito parlare di questa saga saprebbe riconoscervi la ragazza di fuoco.
Poteva forse non essere Peeta Mellark il secondo favorito? E’ un cake designer, cucina e dipinge e si salva usando la sua capacità di decorare torte per mimetizzarsi!
Tante foglie di frosting (deliziosa la scelta di usare due tonalità) ed una fetta di pane fatta di cioccolato bianco rappresentano alla perfezione il “ragazzo del pane”.
Per la frivola Effie Trinket un cupcake golosissimo sul quale la crema di burro al limone compone riccioli che ricordano i suoi capelli rosa. Una piccola nota è che perfino il fiore è fatto col frosting anzichè semplicemente in pasta di zucchero. Non banale ma nemmeno impossibile con il beccuccio giusto.
Ultimo ma non ultimo il Presidente Snow, il principale nemico di Katniss nel corso della trilogia, presidente spietato di Paneem negli ultimi 25 anni.
Il suo simbolo? La rosa geneticamente modificata che ha sempre appuntata al bavero per coprire con il suo aroma l’odore sanguigno del suo respiro. Per lui il cupcake viene glassato con frosting nero e decorato da una rosa chiazzata di sangue. La rosa è realizzata sempre con frosting bianco e le gocce di sangue finto non sono altro che colorante diluito con sciroppo di mais.
Eccoli tutti assieme. I miei prediletti sono il primo e l’ultimo. Il primo perchè non è affatto facile fare qualcosa di semplice, bello ed evocativo tutto insieme.
L’ultimo perchè è il più raffinato e “gotico”, sebbene sia anche il più elaborato.