Making of Torta Cubo Borg

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Se avete apprezzato la mia torta Cubo Borg magari sarete curiosi di sapere com’è stata realizzata e cosa sono esattamente gli strati che state ammirando nel taglio.
Lasciate ce vi dica che questo mastodonte di 8kg per circa 20x20x15cm era buonissimo ed anche se ora cambierei alcune cose della mia tecnica di realizzazione sono sicura troverete degli spunti assai validi. Ovviamente dopo il break

Materiali usati:

  • 900g pasta di zucchero
  • biscotti tipo oro saiwa
  • ganache di cioccolato e cioccolato fuso
  • 4 tipi di bavarese/crema chantilly per un totale di circa 16 uova
  • 2 basi per torta, una al cioccolato una cioccolato e nocciole
  • ghiaccia
  • coloranti nero e verde
  • 8 mikado
  • 1 cioccolatino

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La cosa più difficile nel realizzare una serie intricata di piastre metalliche tubi e luci verdi è l’apparente casualità.
Alla fine ho realizzato in autocad dei modelli tipo per farmi un’idea di quanti pezzi mettere assieme (se vi dovessero servire, sentitevi liberi di scrivermi )
Gli strumenti usati:

  • taglierino
  • stuzzicadenti
  • beccuccio di una sac a poche per fare gli incavi circolari
  • molta, molta pazienza

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Un grosso ostacolo quando si mira ad una torta alta 20 cm (anche se ci si ridimensiona a 15) è lo stampo per tenerla in forma mentre la bavarese si solidifica del tutto (ah si ed il dover svuotare il frigo per farcelo entrare).
Se avete visto almeno una volta art attak, l’albero azzurro o almeno  tonio cartonio non dovrò spiegarvi come ho realizzato lo stampo.
Nella pratica si è trattato di prendere 4 fogli di plastica più grandi del necessario e incidere alla misura desiderata con dei tagli (che arrivavano a 1 cm dalla fine del foglio) in modo da poterli incastrare. e poi rivestire tutto di pellicola alimentare.

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Il secondo problema è stato trovare come decorare il dolce attaccando uno per uno quei dannatissimi pezzetti senza lavorare in verticale e soprattutto senza tenere la torta per ore e ore fuori dal frigo (essendo una torta alla crema potrebbe rivelarsi drammatico soprattutto per la salute dei festeggiati).
Così ho preparato dei fogli di pasta di zucchero non troppo spessi e li ho rinforzati con cioccolato fuso e biscotti.
L’idea ha un suo valore: il biscotto si ammorbidisce un poco ed il cioccolato protegge la pdz dall’umidità.
Ho però imparato che:

  1. è meglio usare un biscotto intero della misura giusta al posto di tanti confidando nel cioccolato.
  2. attaccare le decorazioni con il cioccolato fuso funziona, ma la colla alimentare è 1001 volte meglio
  3. se si mette la creatura in frigo per far solidificare del tutto il cioccolato il frigo potrebbe, senza apparente ragione, allagarla mandandovi in panico la mattina in cui dovreste finire tutto….
  4. è cosa buona e giusta preparare fogli di almeno 3 cm più grandi del necessario e poi tagliarli a misura (vedi il segno sulla foto subito sopra)

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Terzo e ultimo problema: reggerà?
E’ quello che mi chiedo sempre. Poi mi sono detta che se i pilastri di cemento armato reggono con dei miseri tondini f16 allora la mia torta avrebbe retto con un’adeguata armatura di mikado.
Mikado is the way, ricordatevelo sempre.
La tecnica “charlotte” prevede che la base sia messa a foderare lo stampo (spesso tagliata a strisce o in rondelle farcite) inumidita con la bagna (ma non troppo) e quindi coperta con uno strato molto superiore di bavarese. poi se occorre altra base e via così. Alcuni la chiamano “torta a strisce”. Permette fondamentalmente di adattarsi a qualsiasi recipiente e di solito serve a ottenere delle cupole.

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Una volta smontata la “cassaforma” la torta era già 12 cm.
L’ho cosparsa di ganache di cioccolato (in questo caso non ho fatto metà cioccolato e metà panna, ma due terzi cioccolato ed un terzo panna) e ci ho incollato i pannelli, chiudendo i giunti con la ghiaccia colorata. Ho riempito l’ultimo strato con la crema chantilly e apposto il coperchio.
Dopo di che è stata una mezza impresa trasportarla perché non mi reggevano le braccia (8 kg!!) a tenerla perfettamente orizzontale e c’erano da fare degli scalini.
Per la preoccupazione mi sono portata alla festa una siringa piena di ghiaccia per gli ultimi ritocchi ma ne avrei potuto fare a meno.
Solo sono perfezionista ^^”

Spero che il mio making of vi sia d’aiuto e, prima che mi dimentichi, la borg sphere è un cioccolatino ricoperto di pasta di zucchero ed infilzato con uno stuzzicadenti ^_^
Un consiglio spassionato: Se non siete una moltitudine fatela più piccola, 15x15x15 ad esempio. Noi eravamo solo 8, l’abbiamo divisa per le rispettive case e famiglie e so che i festeggiati sono andati avanti a mangiarne per un paio di giorni 😉

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