May The 4th Be With You!

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May The 4th Be With You! O meglio ancora, Che il Cioccolato Sia Con Te!
Ebbene si il mio esperimento per augurarvi un felice Star Wars Day consiste in una galassia di cioccolato tinto d’oro ripieno di ottima e profumatissima pasta di mandorle fatta in casa. E se non ricordate come usare gli stampi star wars o dove trovarli vi rimando al post precedente.
Per il colore invece ho usato lo spray alimentare (in soluzione alcolica), costoso ma insostituibile sul cioccolato per quanto mi riguarda ed un’oretta di asciugatura.

Charlotte cocco fragole Leone Nero

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Charlotte cocco fragole e arancia con il simbolo del Leone Nero, ecco il mio modo per celebrare una rimpatriata di un gruppo di D&D che se non è quello storico si è scavato con gli artigli e con le zanne un posto nel mio cuoricino di giocatrice.
Per tutti i non appassionati di giochi di ruolo, una breve spiegazione: giocando a Dungeons&Dragons versione 3.5  il nostro “allegro gruppo” capitanato da una paladina della tirannia  con il suo leone nero (vagamente infernale) e dal suo consigliere spirituale il  chierico di Nerull (sempre sia falciato), formato da un bardo molto equivoco (ed odiato, ed amante del controllo mentale e tanto tanto odiato, l’avevo detto?), un maestro del sapere (vagamente piromane) una zelota della fiamma nera (assolutamente equilibrata ed affatto sociopatica. eh già) ed un orco barbaro hanno fondato, con estrema fantasia ed a prezzo di mille peripezie, il Clan del Leone Nero dove godersi la vecchiaia, addestrare nuove reclute, compiere sacrifici a divinità oscure e generalmente fare ciò che un bravo supercattivo fa quando ha chiarito al mondo quanto poco saggio sia cercare di trucidarlo.

Il gruppo si è sciolto anche a causa della partenza del giocatore del chierico di Nerull per il Canada (ricordate? per lui feci la torta manuale del giocatore 3.5) ma visto che è tornato per una breve rimpatriata come non festeggiarla con una partita one shot (autoconclusiva in una sola giornata) ed una torta dedicata.. a noi?

Quindi se siete curiosi di vedere altre foto o semplicemente cercavate la ricetta della charlotte cocco fragole e arancia (mai notato che sono vagamente fanatica di tutto ciò che contiene bavaresi?) saltate il break

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patate lesse diventano tossiche?

 

patate-velenose

Le patate lesse  diventano tossiche dopo un certo periodo in frigorifero?
Ecco un interessante dubbio figlio di un mix fra ricordi e osservazione di fenomeni che non ci si sa spiegare.
Iniziamo subito con il dire che NO, le patate lesse non diventano tossiche se correttamente conservate (il che non esclude quindi che possano esserle se lasciate per lunghi periodi a temperatura ambiente, magari addirittura senza protezioni da contaminazioni esterne).

Perché lo si può affermare con tanta sicurezza?
Perché la patata è composta essenzialmente di amido (carboidrati) ed una volta bollita contiene oltre all’ amido una elevata percentuale d’acqua.
Vi fa suonare qualche campanello? Ebbene si è, con le dovute approssimazione, la composizione  della pasta. O del riso bollito. Quindi è soggetto allo stesso processo di inquinamento (da muffe ad esempio) o di fermentazione.

Cosa ha fatto nascere la leggenda? Dal fatto che le patate cotte (indipendentemente dal metodo di cottura) se lasciate all’aria cambiano colorazione virando verso il grigio ed il nero.
Questo però è legato ad un processo di ossidazione che, per quanto sgradevole alla vista, non apporta cambiamenti dal punto di vista del sapore o della salubrità dell’alimento.
Questo colore nero unito al ricordo confuso della velenosità delle patate germogliate (quelle si che sono tossiche!) ha creato l’idea diffusa che le patate vadano necessariamente consumate poco dopo la cottura.

E’ comunque buona norma non mangiare le patate cotte che presentino macchie rosa, infatti è molto probabile che abbiano iniziato il processo di fermentazione. Questo non è necessariamente tossico, ma il mio consiglio è di non rischiare.

A parte questo caso però non fatevi ingannare e non sprecate delle ottime patate cotte solo perché sono un po’ annerite.
Se siete curiosi di approfondire l’argomento vi consiglio la lettura  dell’ottimo articolo di Dario Bressanini su le scienze-blog.

A presto con la prossima puntata dell’Angolo dell’Esperto, per ogni domanda o dubbio scrivete nei commenti della mia pagina o direttamente sulla pagina facebook di Sweet&Geekvi risponderò il prima possibile!

 

Torta Giove – struttura interna del pianeta

Torta Giove - struttura interna di un pianeta

Lo riconoscete? E’ proprio Giove, anche è la Torta Giove con tanto struttura interna del pianeta.
Ricordate la Torta Struttura Interna della Terra ? Perchè visto il successo della precedente Rhiannon, la cake designer di Cake Crumbs, ha deciso di riprovarci. Ed il risultato è se possibile ancora più impressionante.

Apparentemente la scelta di realizzare Giove è nata dalla passione della donzella per l’astronomia ed in particolare per il fascino della Grande Macchia Rossa

 

Dal punto di vista strettamente estetico mi sento di dire: e meno male.
Infatti alle richieste sulla possibilità di avere una torta sferica e non solo una semi sfera, com’era appunto la torta-crosta terrestre, Rhiannon stava per rispondere con una gigantesca pokeball. Che ha un suo perché, ma certamente non offre le stesse possibilità scientifico-creative.

Siete curiosi di ammirare meglio il risultato dell’opera? saltate il break per le altre foto
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Cioccolatini Star Wars – una recensione degli stampi

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Cioccolatini Star Wars, chi non ha sognato di mangiarsene uno? chi ha potuto vagare nel settore stampi di silicone della Kotobukiya dedicato alla saga più famosa della storia della fantascienza sicuramente s’è fatto le sue idee ma c’è stato un periodo che girava parecchio su fb una bellissima foto di una Morte Nera ripiena come un mon chéri.

Qual’è il problema allora? Due cose, anzi tre.
Ma pure non volendo calcolare che lavorare il cioccolato come si deve è un’arte che richiede dedizione, esperienza ed un dannato termometro per cioccolato c’è da dire che questi stampini hanno un costo non indifferente ed un’ utilità limitata.

Questa naturalmente era la voce del buon senso, che s’è scontrata più e più volte con quella vocetta che ha riempito un intero mobile di oggetti di “indubbia e insostituibile utilità” per la cucina (e che assomiglia curiosamente alla vocina che cinguettava davanti al banco della Chessex dice a Lucca Comics… chissà come mai) e finalmente sono riuscita a combinare un regalo con un rivenditore affidabile ed economico: Hamee JapanVisto che io ci ho messo diversi giorni a confrontare tutte le possibilità offerte fra ebay, amazon italiano inglese e americano mi permetto di consigliarvelo per tre ottimi motivi: prezzi conenuti, costo di spedizione che non varia al variare degli oggetti acquistati e grande serietà.
Io ho ricevuto i miei stampi dal Giappone in meno di due settimane e se volete vedere com’è andata vi consiglio di saltare il break ^_-

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Army cheesecake la cheesecake al melone!

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Army cheesecake è la risposta alla  mia ricerca per una torta in stile militare e l’impiego dell’eccezionale melone verde disidratato (sempre preso da Lella Saggese-la storia della frutta secca) in campo dolciario.
Il mio intento era quello di accontentare una richiesta di cheesecake sposandola con il tema militare.
La ricetta da cui ho preso ispirazione, rimaneggiandola, è quella della sempre ottima e gentilissima mora romagnola ed il risultato è stato all’altezza delle aspettative.
E’ un dolce molto facile da realizzare, dal sapore delicato e per niente stucchevole ma è anche leggermente asciutto se preparato in queste dosi. Per questo io suggerisco di raddoppiarle, a parità di diametro della tortiera, e di consumarlo a temperatura ambiente.

Per la ricetta della army cheesecake saltate il break

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Dolci e gattini – e tutto diventa speciale

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Dolci e gattini, disastri sopraffini? si direbbe di no considerando cosa ha creato questa geniale casalinga giapponese in onore della giornata mondiale del gatto (in Giappone il 22 febbraio).
Semmai vi steste chiedendo perché il 22 febbraio è presto detto: 22-2 si legge ni ni ni (in giapponese, la parola 2) il che assomiglia a nyan nyan nyan  l’equivalente nipponico del nostro miao (chissà se la mia prof di italiano delle medie mi inseguirebbe con il registro sentendomela definire “onomatopea del verso del gatto”… bizzarre cose le reminiscenze)
Tornando a noi Carolinei (questo apparentemente è il nome della bravissima food artist) ha realizzato questi micetti con un dolce chiamato nerikiri. Da quanto ho capito è un dolce tradizionalmente usato per la cerimonia del tè ed in questo caso realizzato mescolando shiro-an (pasta di fagioli bianchi zuccherati) con del  gyuhi (un particolare riso glutinoso, simile al mochi ma più morbido).
Il risultato è assolutamente delizioso ed anche se per noi è improponibile copiarne la ricetta può essere uno spunto per dolci dalle decorazioni delicate (e molto indicate per i bambini) realizzate in crema di burro modellabile o anche solo pasta di mandorle.

Curiosi di vedere delle ciambelle divenire un parco giochi per adorabili gattini? saltate il break

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Torta Pozzo di San Patrizio – come farla

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Era da un po’ che bramavo l’idea di rivisitare la Torta Saint Honoré facendo una torta decorata senza pasta di zucchero e l’arrivo del St’Patrick Day mi ha dato il colpo finale così è nata la Torta Pozzo di San Patrizio.
Senza pensarci ho cambiato la dedica del dolce dal santo dei pasticceri al santo patrono d’Irlanda e forse la continua scomparsa proditoria e inspiegabile del mio colorante nero dal banco di lavoro mi avrebbe dovuto far pensare. ma ormai è andata, se mi rapiranno i folletti non venitemi a salvare, grazie.
Spero solo che anche loro apprezzino i dolci.

Se vi sentite anche voi in vena di sfidare l’ira dei leprecauni o se siete semplicemente curiosi di vedere altre foto e come ho realizzato questa insolita Saint Honorè saltate il break! (la direzione di Swee&Geek non si assume la responsabilità per la scomparsa di occhiali, chiavi, penne usb e quant’altro vi possa servire con estrema urgenza)

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It’s me, Lasagna – Super Mario Lasagna

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Immaginate la scena: siete appena rientrati a casa stanchi e cotti, gli amici famelici arriveranno fra meno di 1 ora e non sapete che fare. E chi vi aiuterà? (e chi chiamerai?) la Super Mario Lasagna!
Ma le lasagne si sa sono luuuunghe da fare, serve la sfoooglia il ragù… niente di tutto questo, qui abbiamo un cibo da veri gamers che unisce la bontà alla rapidità di esecuzione, basso costo e la possibilità di essere anche mangiato con le mani.
Non ci credete? E se vi dicessi che l’ingrediente base è il pane da tramezzino? per delle lasagne? Ohhhhh Yes!
Saltate il break per la ricetta e credetemi potrebbe realizzarla anche un ingegnere fuori sede con due mani sinistre (e si sa che gli ingegneri fuori sede in dispensa hanno solo i barattoli di sugo, del lunedì, del martedì, del mercoledì… fino a sabato quando tornano a farli riempire ^_-

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Ricette Nintendo – Insalata Super Mario

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Qualche tempo fa i ragazzi di Nintendon mi hanno proposto di pubblicare qualcosa con loro. Ero davvero entusiasta dell’idea e subito pensai a questa Insalata Super Mario, facile facile, leggera e molto gustosa. E poi chi può resistere ad un’insalata di power up??
Poi però sono accidentalmente incappata in un TimeWarp (is just a jump to the left…) e non so come (….and then a step to the riiight!) pare sia, in maniera del tutto inspiegabile e inaspettata badate, passato un mese.
Pofferbacco io che la parola procrastinare non so proprio cosa voglia dire (nè come mai sul dizionario a tale voce ci sia una mia foto… misteri dell’accademia della crusca).
Va bene bando alle ciance, Old Gamers, Nintendo maniaci, giocatori assortiti e amanti di Super Mario, I summon you (Let’s do the time-warp agaaaaaaaain).
Considerate che ci sia un bello stendardo sulla mappa che vi attira irresistibilmente da queste parti, saltate il break e godetevi la breve ricetta-tutorial ^_^
(no no lo giuro, non erano funghetti allucinogeni, sono così al naturale.
….. Anche se a ben pensarci così non sto migliorando la mia posizione.

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